Sondaggio Ixè per Agorà: promosse le misure economiche di Renzi
Il sondaggio Ixè condotto per Agorà si è occupato direttamente del Governo Renzi e del successo che sta riscuotendo tra i cittadini, osservando che dopo il calo della scorsa settimana si registra oggi una nuova impennata della fiducia nel Governo, che raggiunge nuovamente il 55%. Gli annunci fatti da Renzi relativi alla nuova politica economica, tra cui spicca il sostegno ai lavoratori con reddito basso e il pagamento dei debiti della P.A. hanno quindo convinto gli Italiani, che tornano a dare fiducia ad un Governo che, se riuscisse a realizzare quanto promesso, potrà davvero raggiungere l’obiettivo 2018.
In particolare, le misure economiche annunciate dal Governo con lo slogan “10 miliardi per 10 milioni di Italiani” piacciono al 67% degli intervistati da Ixè, ma il consenso (seppure con differenze tra gli elettorati) è trasversale: più dell’80% degli elettori PD apprezza le politiche economiche di Renzi, cifra che raggiunge il 68% tra gli elettori di Forza Italia ed il 56% tra quelli del Movimento 5 Stelle, solitamente molto scettici nei confronti del Premier. Sembra che Renzi riesca a mettere d’accordo tutti, ma non si può dimenticare che siamo ancora nella fase delle promesse, e che le cose certamente cambieranno alla prova dei fatti. Intanto, anche l’andamento della fiducia nei tre principali leader politici premia il Presidente del Consiglio, che ottiene 59 punti mentre sia Grillo che Berlusconi perdono terreno scendendo rispettivamente al 26 ed al 20%.
Proprio Grillo ed il suo Movimento sono al centro della polemica per le espulsioni avvenute nelle scorse settimane: Grillo è ormai visto come poco tollerante e poco democratico, e lo dimostra non solo il 73% dei cittadini Italiani che pensano ci saranno altre espulsioni dal M5S, ma soprattutto il 64% degli elettori del Movimento stesso che sono della stessa opinione. Anche tra chi ha votato e voterebbe il M5S, c’è quindi una percezione di intolleranza da parte di Grillo e Casaleggio che potrebbe non far bene all’immagine di un Movimento che parte con un’intenzione fortemente democratica.