“Lo scenario è cambiato, e il lavoro fatto nei mesi scorsi ora può essere capitalizzato”. E’ questo il pensiero di Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia, intervenuto in diretta alla trasmissione RAI “Agorà”.
Per Baretta la situazione è molto diversa rispetto ad un anno fa, grazie anche ad uno spread più basso che permette “un abbattimento degli interessi sul debito”. Senza dimenticare la “spending review” di Cottarelli, messa in cantiere durante il precedente esecutivo ma oggi prossima alla definizione.
Parole al miele verso il Governo Letta, dunque, nel quale peraltro Baretta aveva già rivestito l’attuale incarico. Tuttavia, ora c’è Renzi, il cui pregio è di avere “la capacità di utilizzare questa situazione e portarla al massimo della sua efficacia”. Il sottosegretario traccia anche le differenze tra i due esecutivi, di carattere più economico che politico. Per Baretta se Monti aveva le mani legate dalla crisi greca, Letta ha dovuto agire nel pieno della burrasca post elettorale, riuscendo comunque a sistemare i conti pubblici e ad attivare una mini ripresa, della quale tocca a Renzi cogliere i frutti, uscendo dall’angolo.
Da parte del sottosegretario arriva anche una precisazione riguardo alla questione del prelievo sulle pensioni. Baretta conferma l’assenza di interventi sulle pensioni più basse, ma al tempo stesso ritiene necessario un ragionamento approfondito per stabilire quale sia lo spartiacque tra una pensione ricca ed una accettabile.
Nel sottolineare ciò, il sottosegretario non esclude quindi contribuiti di solidarietà per le pensioni più alte, pur mantenendosi prudenziale sulle cifre (“resta da capire se i 3000 euro siano da intendersi netti o lordi”) e concentrando la sua attenzione sulle quelle pensioni “francamente troppo alte, alle quali è doveroso chiedere un contributo in un momento difficile come quello attuale”.
D’altronde, sottolinea Baretta, “tutti devono contribuire, e se aumenta la tassazione sulle rendite finanziare è giusto anche che contribuiscano le pensioni dorate che creano disagio collettivo”.
Redazione