Sale la tensione in Ucraina: la Crimea si prepara al referendum, che potrebbe decretarne l’adesione alla Federazione Russa, ma anche nelle altre regioni sud-orientali del paese, come la regione del Dombass, sta esplodendo la rabbia verso Kiev.
Mentre nei giorni scorsi, durante le manifestazioni in onore del 200esimo anniversario della morte del poeta-patriota Taras Schevschenko, si era sfiorato lo scontro tra filo-russi e pro-Kiev a Sinferopoli – in quel caso erano stati i militari russi a intervenire dividendo le opposte fazioni – nella notte tra giovedì e venerdì, nei pressi di Donetsk, si sono registrate tre morti causate da scontri tra sostenitori del “ritorno a Mosca” e “fedeli al governo di Maidan”.
Per i media vicini al governo di Kiev sono stati i filorussi ad attaccare manifestanti pro-Kiev, di sicuro ci sarebbe un uomo morto a causa di ferite da coltello, da Mosca, invece, viene sposata l’ipotesi opposta.
In una nota del Ministero dell’Interno si evidenzia che i morti di Donetsk sono il chiaro segno “di un governo che non riesce ad assicurare la sicurezza dei propri cittadini” infatti, i tre morti, sono da imputare “ a esponenti di un gruppo di estrema destra che ha attaccato chi stava manifestando pacificamente contro le decisioni distruttive di quelle che si sono proclamate autorità dell’Ucraina”.
“La Russia si riserva di intervenire per proteggere i suoi compatrioti” si legge sempre nella nota.
Sono previste, in queste ore, manifestazioni anche a Kharkiv e in tutto l’Est ucraino che guarda con sempre più interesse alla situazione della Crimea e che vorrebbe seguire l’esempio di quest’ultima.
Dagli Usa e dalla Comunità Europea si rende noto che “provvedimenti sanzionatori nei confronti di Mosca verranno attuati già all’indomani del referendum”, Putin ha risposto dicendo che la Russia “si muoverà in maniera simmetrica” rispetto alle possibili sanzioni.
Il Segretario di Stato, John Kerry, e il Ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, oggi si incontreranno a Londra in un faccia a faccia decisivo per la crisi Ucraina.
Guglielmo Sano