Inizia da Parigi il tour europeo di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio italiano è stato ricevuto all’Eliseo da François Hollande, presidente della Repubblica francese. La tappa parigina è la prima di un tour che porterà Renzi lunedì a Berlino in visita dalla Merkel e quindi al Consiglio Europeo di Bruxelles.
Il momento è importante, come sottolineato anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che punta fermamente sull’Unione Europea quale “via maestra per superare la crisi e progredire”. Il pensiero è condiviso da Matteo Renzi che però, insieme ad Hollande, chiede “un’altra Europa, con un diverso orientamento”, come trapela dalle pagine del documento di presentazione dell’incontro di oggi.
Qualche minuto prima delle ore 15 è iniziata la conferenza stampa di Renzi ed Hollande. Poco più di mezz’ora – tra interventi e successive domande dei giornalisti – in cui il presidente francese si è dichiarato onorato della scelta di Renzi della Francia quale prima tappa del suo tour inaugurale da Presidente del Consiglio, ribadendo la partnership strategica tra i due Paesi.
Riguardo alla visione dell’Europa – il punto nevralgico dell’incontro – Hollande ha individuato nella “crescita economica e nell’occupazione giovanile” l’obiettivo prioritario dell’UE nel breve termine. Fondamentale, sul versante economico, è “la riduzione del costo del lavoro“, un problema generale da affrontare con politiche appropriate, nell’ottica di preservare il modello sociale caratteristico dell’UE.
Tra le tematiche chiave c’è il miglioramento dell’assetto amministrativo e giudiziario dell’Unione, ma anche la questione climatica, con Hollande che ricorda che la Francia “sarà la sede della Conferenza dell’ONU 2015 sul clima”. Per quanto riguarda la politica estera, il presidente francese ritiene prioritaria la soluzione del problema siriano ed ucraino. Sulla crisi in Crimea, Hollande ribadisce che il referendum indetto “non ha alcun valore legale, ne’ per la Francia ne’ per l’UE”.
Renzi – che ha iniziato il proprio intervento in lingua francese, per poi passare ad un più confortevole italiano – ha ribadito la particolare partnership tra Italia e Francia, con l’obiettivo comune di restituire nei cittadini la fiducia nell’Europa, una scommessa politica da portare fino in fondo. “Più Europa ci sarà, e più possibilità avranno i cittadini di risollevarsi”. Gli fa eco Hollande: “serve un’Europa che dia speranza”. Il segretario del PD confida nel semestre europeo a presidenza italiana quale periodo per portare a fondo le politiche condivise da Italia e Francia, convincendo in maniera efficace anche gli altri partner comunitari.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, in chiusura di conferenza, Renzi ha fermamente sostenuto che “l’Italia non sforerà il 3% del deficit”, pur ribadendo la possibilità di utilizzare il margine tra il 2.6 previsto ed il limite del 3% per attuare le politiche necessarie. Al tempo stesso, il presidente del Consiglio ha confermato la necessità di rivedere il patto di stabilità interno, nell’ottica di interventi urgenti come, per esempio, l’edilizia scolastica. “Gli impegni europei vanno rispettati”, ha aggiunto Hollande, ma bisogna dare stabilità all’Unione, “anche sul versante monetario”.
Redazione