Sondaggio Ipr per Porta a Porta, alle europee 2014 il PD perde punti con Lista Tsipras in gioco
Le elezioni europee 2014 si terranno a maggio di quest’anno e dovranno eleggere i rappresentati dell’Italia al Parlamento Europeo di Strasburgo, quindi tutti i principali istituti di ricerca stanno iniziando a pubblicare sondaggi che rilevano le intenzioni di voto degli Italiani. Anche Ipr ha presentato il suo ultimo sondaggio di questo tipo a Porta a Porta, confrontando le intenzioni di voto per le elezioni europee con quelle per le elezioni politiche (corrispondenti quindi ai sondaggi normalmente pubblicati dagli istituti), e rilevando una differenza di punteggi tra le due rilevazioni. Anche scorrendo i risultati degli altri istituti, troviamo infatti il PD con un risultato inferiore a quello che otterrebbe alle politiche (in questo caso lo scarto è di due punti percentuali, dal 28% al 30%) anche a causa della presenza della Lista Tsipras, che si posiziona decisamente a sinistra e che riesce quindi ad attrarre elettori che nelle normali elezioni, in cui la lista non esiste, voterebbero PD.
Al contrario, la diversa percezione di importanza delle due elezioni ha un effetto virtualmente positivo per Forza Italia e Movimento 5 Stelle, che ottengono risultati più alti: il Movimento di Grillo si attesta al 24% per le elezioni Europee ed al 22% per le politiche, mentre Forza Italia parte dallo stesso risultato alle politiche ma otterrebbe il 23,5% alle Europee. Andando avanti troviamo poi il Nuovo Centrodestra al 4,5%, la già citata Lista Tsipras al 4% e Lega Nord al 4,3%, tutte al di sopra della soglia di sbarramento del 4% che seleziona i partiti che possono inviare i propri rappresentati a Strasburgo da quelli che invece non ottengono un punteggio sufficientemente alto per poterlo fare.
Al di sotto di tale soglia troviamo infatti Fratelli d’Italia ed i partiti di Centro, entrambi al 3%, e gli altri partiti minori che nel complesso raggiungono il 5,7%. Rispetto alle eventuali politiche, alle elezioni Europee il numero di indecisi aumenta raggiungendo il 20%, mentre l’astensione è in entrambi i casi quotata al 25%.