Sondaggio Deligo sull’Europa e il ruolo del PD all’indomani dell’adesione al PSE
È stato pubblicato da “Domani d’Italia”, mensile della componente dei Popolari del PD guidata da Beppe Fioroni, un sondaggio realizzato da Deligo sulla percezione degli italiani rispetto all’Unione Europea, sull’informazione in vista delle Elezioni Europee del prossimo 25 maggio, nonché sull’opinione degli elettori democratici sull’adesione al PSE.
Dai dati emerge innanzitutto come la presidenza italiana del semestre europeo sia ignorata da larga parte dei connazionali (40,2%), in una situazione in cui all’interno dell’opinione pubblica l’adesione all’Unione Europea viene vista da meno di un quarto come una vera opportunità, mentre il 29,3% esprime una “fiducia critica” legata a profondi cambiamenti e per circa un terzo rappresenta un vincolo da cui liberarsi. La questione ucraina permette inoltre di osservare come sulla politica estera ben il 44,6% degli italiani preferisca che da parte dell’Unione Europea non ci sia un atteggiamento attivo rispetto alle crisi internazionali, mentre soltanto il 20% pensa alla necessità di un esercito comune. In vista poi delle Elezioni Europee, il sondaggio ci permette di scoprire come il 31,4% non sia a conoscenza dello svolgimento della consultazione a maggio e per quanto la sollecitazione proveniente dalla campagna elettorale non sia ancora iniziata, attualmente non più del 67,5% pensa di recarsi alle urne.
Rivolgendo l’attenzione al Partito Democratico ed ai suoi elettori, oggi il 25% dichiara che darà sicuramente il voto al PD, cui si aggiunge un altro 12% che fa salire l’elettorato potenziale del partito del premier Matteo Renzi al 37%: circa un terzo di questi elettori appare influenzato nell’intenzione di voto proprio dalla svolta data al PD dal nuovo segretario ora divenuto anche Presidente del Consiglio. Molto ampia è invece l’indecisione rispetto alla scelta del Partito Democratico di aderire al Partito dei Socialisti e Democratici Europei, con il 31,3% che la vede come la naturale collocazione del PD, mentre il 53,5% non si esprime. Ancora più ampia è la quota di elettorato democratico che ignora chi sia il candidato del PSE alla guida della Commissione Europea (81,5%) e una volta comunicato il nome del tedesco Martin Schultz, coloro che esprimono una valutazione si dividono fra un 38,9% di soddisfatti e un 21,8% di elettori che invece temono l’influenza delle politiche di austerità della Germania in Europa.