Con la primavera alle porte, ecco il solito Milan di questa disgraziata annata, stanco, senza anima e, da ieri, pure contestato. A scatenare l’inferno a San Siro ci hanno pensato due grandi ex rossoneri, Antonio Cassano, che vuole il Mondiale in Brasile, e Roberto Donadoni, guida di una squadra che ora sogna il ritorno in Europa e forse pronto per la chiamata di una big.
BOLLETTINO MEDICO – Si sta assistendo ad un pericoloso riacutizzarsi di quella stessa crisi di risultati e di identità che aveva portato all’esonero di Massimiliano Allegri. Nonostante il buon inizio dell’era Clarence Seedorf, con diverse incoraggianti prestazioni, la squadra ha ricominciato a perdere, giocando male. E’ pesantissimo il bilancio rossonero di questa prima metà di marzo: dalla gara in casa contro la Juventus a quella di ieri contro il Parma e passando per Udine e Madrid, solo sconfitte, con 11 goal subiti e solo 4 all’attivo. Preoccupano anche le deludenti prestazioni di quelli che dovrebbero essere i “top players” rossoneri, con Balotelli ultimamente poco incisivo: Prandelli lo aspetta, ma come ha detto lo stesso selezionatore Azzurro “nessuno ha il posto assicurato in Nazionale”. E poi ci sono i colpi del povero mercato invernale: dov’è finito Honda, quel giocatore che doveva trascinare il Diavolo verso l’Europa che conta?
“MILAN COSTRUITO MALE” – Secondo alcune agenzie, subito dopo il triplice fischio del sig. Celi, il presidente Silvio Berlusconi avrebbe confidato di essere molto preoccupato per il suo Milan, accusando i suoi collaboratori ( Galliani in primis ) di non aver costruito una squadra adeguata ai prestigiosi obiettivi stagionali. Il Cavaliere avrebbe anche difeso il lavoro finora svolto dal tecnico che lui stesso ha assunto come medico del Diavolo. “Seedorf allenatore anche il prossimo anno”, avrebbe dichiarato Berlusconi, spazzando via tutte le voci su un suo probabile allontanamento.
“GALLIANI VATTENE” – I tifosi non ci stanno. Nel dopo partita una loro delegazione ha chiesto ed ottenuto un confronto con Seedorf, Balotelli, Kakà, Bonera e Abate. “Un incontro pacifico” sostiene il tecnico olandese, ma è facile immaginarsi che quel gruppetto di tifosi non abbia usato parole dolci verso la squadra, anche dopo i cori piuttosto pesanti ascoltati nei 90’ contro il Parma. E la rabbia si è scatenata anche nei confronti dello storico Amministratore Delegato rossonero Adriano Galliani, a detta dei tifosi, tra i responsabili di questa maledetta annata. Insomma, a Milanello, salutato anche l’ultimo obiettivo stagionale, l’Europa League, si attende con ansia la fine del campionato per ricominciare da zero. O quasi.