“Ogni tanto qualche vecchio compagno di lavoro del M5S mi chiede perchè io attacchi il MoVimento. Molti attribuiscono questo mio supposto atteggiamento a livore, a malanimo. Il problema di queste persone è che identificano il M5S con Grillo e Casaleggio e, forse, io non ho detto con adeguata insistenza quanto consideri il MoVimento come trascendente lo staff”. Francesco Campanella, senatore M5S espulso dal Movimento e a lavoro per crearne uno degrillizzato, nel suo blog paragona i due fondatori del M5S a dei papà troppo possessivi che dovrebbero lasciare andare il Movimento. “Senza Grillo (e Casaleggio) – riconosce Campanella – il M5S non esisterebbe ma adesso i due sono limitanti per il grande movimento di speranze, opinioni, analisi e visioni che il M5S è diventato. Come due genitori troppo protettivi e possessivi che vorrebbero che il figlio continuasse ad obbedirgli anche dopo l’adolescenza. Tutti vorremmo un pochino essere ascoltati dai nostri figli, ma abbiamo sperimentato che ad una certa età non è più possibile. Camminano con le proprie gambe su strade scelte da loro”. “La nostra funzione genitoriale si attua nell’infanzia e oggi il Movimento, dopo il successo elettorale raggiunto, deve – secondo Campanella – essere adulto e dovrebbe pensare a ricostruire l’Italia. Ma i due papà non mollano. Vogliono decidere loro e trovano supporto in alcune, poche, persone che da questa eterna immaturità col M5S sperano di trarre vantaggio, grazie al rapporto privilegiato coi due anziani riccioluti. E allora? Allora due strade: o si convincono i due o si va via da casa. Non scorgo una terza via. Non si può andare all’università o al colloquio di lavoro accompagnati per mano da mamma e papà”.