Zanda: non si svuoti il ruolo del Senato

Luigi Zanda capogruppo PD

Sì ad una riforma del Senato, ma a patto di non svuotarne il ruolo. E’ questo, in sintesi, il concetto espresso dal capogruppo PD a Palazzo Madama, Luigi Zanda, in un’intervista rilasciata al “Messaggero”.

“E’ un’istituzione che ha duemila anni, con un valore simbolico da non disperdere”, l’opinione di Zanda. Entrando nel merito, il capogruppo PD apre ad una Camera Alta senza indennità ne’ potere di fiducia, sottolineando però la necessità che mantenga alcune competenze importanti: sulla legge elettorale e sulle riforme costituzionali, sulla revisione dei trattati e dell’ordinamento UE, financo sulle questioni legate ai diritti civili.

Per Zanda dunque il Senato viene modificato per ragioni “istituzionali e non economiche”, e come tale è giusto che venga modificato senza essere totalmente privato delle tradizionali competenze.

Riguardo all’iter legislativo di Italicum e riforma del Senato, Zanda spiega che dar priorità a quest’ultima è semplicemente “una questione di logica istituzionale, perchè approvare l’Italicum senza riforma del Senato non avrebbe senso“, respingendo le accuse di chi in tale manovra vede la strategia di voler rinviare l’Italicum alle calende greche.

Nel ribadire l’importanza di questo pacchetto di riforme, il capogruppo PD ne traccia una road map, con l’approvazione della riforma del Senato in prima lettura entro 45 giorni, prima di passare al voto sull’Italicum.

Redazione