La Fornero difende la sua riforma: “Non è stata smantellata da Renzi”
Elsa Fornero proprio non ci sta. Dopo l’intervento agli Amici di Villa della Regina, dove ha parlato della sua esperienza romana, l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ritorna sull’argomento. Dalle pagine del Secolo XIX difende con tutte le sue forze la sua tanto contestata riforma, scritta “con il cuore che batteva” durante il Governo Monti.
“LA MIA RIFORMA VIVE ANCORA” – La Fornero accusa duramente chi, in questi giorni, considera superata la sua riforma. “E’ una fandonia”, dichiara l’ex ministro, “è sconcertante tutto questo continuare a dire che la riforma della Fornero è stata smantellata”. L’economista, che ha recentemente escluso un suo ritorno in politica, spiega punto per punto quanto proposto dal Governo Renzi. Proposte, aggiunge la Fornero, che sarebbero già contenute nella sua tanto amata riforma. “Forse la mia legge non è stata letta bene”, sostiene, ed invita Renzi alla prudenza e a non fare il passo più lungo della gamba. “Siamo proprio sicuri che in questo momento serva svincolare la contrattazione a tempo e allungarne i tempi?”. E lancia un appello: “Salviamo i contratti a tempo indeterminato”.
JOBS ACT COPIA-INCOLLA RIFORMA FORNERO – Secondo la Fornero, il Governo Renzi non avrebbe cambiato poi così tanto rispetto a quanto fatto dall’ex ministro. “La causalità dei contratti a termine su 36 mesi l’ho introdotta io con grande fatica”, dichiara orgogliosa la Fornero. “E l’Aspi ( Assicurazione Previdenziale per l’Impiego, ndr ) ? C’è già. La vogliono chiamare Naspi, ma che bisogno c’è?”. E sulla cassa in deroga? “L’abbiamo abolita noi a partire dal 2017”. “Sono contenta”, conclude la Fornero, “se Renzi riesce a trovare quei 10 miliardi che io non avevo”.
“GRAZIE A NOI LAVORO IN USCITA MENO RIGIDO” – L’ex ministro vuole prendersi tutti i meriti per aver posto al centro della sua attenzione, durante il Governo Monti, i giovani e il mondo del lavoro. Argomento delicato, ma sul quale, assicura la Fornero, “abbiamo contribuito a stabilizzare il loro ingresso nel mondo del lavoro, anche rafforzando l’apprendistato”.