Delrio “Risparmiare per abbassare le tasse”

Pubblicato il 19 Marzo 2014 alle 09:58 Autore: Redazione

Intervento del sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio «Finanzieremo il taglio di tasse prima di tutto come hanno fatto tutti gli altri Paesi: ristrutturando la spesa. Noi lo faremo per 32 miliardi in tre anni, come nessuno ha mai osato».

Risparmiare per abbassare le tasse. È questa la filosofia del governo illustrata in un’intervista al ‘Corriere della Serà dal sottosegretario Graziano Delrio che spiega come si articolerà il lavoro fatto Roberto Cottarelli: «Poichè il percorso di spending l’abbiamo accelerato moltissimo, facendolo partire ad aprile, ma è presumibile che nei primi mesi non dia risparmi di spesa, nel primo anno è prevedibile che noi non avremo i 7 miliardi previsti». In questo caso «se anche l’Italia finanziasse i primi otto mesi di taglio al cuneo attraverso quote importanti di spending, cioè 4-5 miliardi, più alcune entrate straordinarie, non sarebbe la fine del mondo».

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Gli strumenti non mancano, aggiunge Delrio. «Se in queste misure temporanee c’è da sfruttare anche un pezzo di flessibilità deficit/Pil, lo tratteremo». Dal 2,6% del Pil al 2,8%? «Vediamo. Se ne avremo bisogno, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi lo tratteremo. Ma non è detto che ce ne sia bisogno: dipende dall’intensità con cui facciamo la spending».

«Il Fiscal compact -afferma il sottosegretario- sarà applicabile a tre anni dall’uscita dalla procedura d’infrazione, quindi nell’arco dei prossimi due anni. Al suo interno contiene regole che già oggi tengono conto della congiuntura economica dei Paesi, rendendo gli obiettivi meno rigidi. Tutto questo è già scritto, non lo dobbiamo trattare. Noi consideriamo che il Fiscal compact vada preso per intero, non solo nell’obiettivo dei 50 miliardi presunti che l’Italia dovrebbe versare, ma anche nelle parti in cui si dice che l’entità di questo rientro dipende dalla congiuntura economica».

In Germania «Non siamo andati a chiedere permessi» ma «ci siamo confrontati alla pari», «l’Italia ha dei conti che non sono da penna rossa: un rapporto deficit/Pil pari al 2,6%, laddove Spagna e Francia sono al 5,8% e al 4% nel 2014». Lo afferma al Corriere della Sera, il sottosegretario Graziano Delrio dopo il vertice con Merkel a Berlino.

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