Scontro Robledo-Bruti Liberati, Csm apre pratica
Csm, aperta fascicolo a carico di Bruti Liberati. Il Consiglio superiore della magistratura ha aperto una pratica sull’esposto a carico del Procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, inviato dall’aggiunto Alfredo Robledo che denuncia irregolarità nell’assegnazione dei fascicoli. Secondo il procuratore aggiunto Alfredo Robledo si stanno violando le regole di specializzazione e si assegnano i fascicoli più delicati agli aggiunti Ilda Boccassini e Francesco Greco.
La denuncia di Robledo contro Bruti Liberati riguarda, più di preciso, la «violazione dei criteri di organizzazione vigenti nell’ufficio sulla competenza interna» e presunte irregolarità nell’assegnazione dei fascicoli. Il fascicolo sarà ora trasferito alla prima e alla settima commissione del Csm, che si occupano rispettivamente dei trasferimenti di ufficio per incompatibilità ambientale e di organizzazione degli uffici. Gli atti sono stati secretati. A chiedere che il caso arrivasse all’attenzione della prima commissione del Consiglio erano stati nei giorni scorsi i togati di Magistratura indipendente Angelantonio Racanelli, Alessandro Pepe e Tommaso Virga.
Esposto di Robledo contro Bruti Liberati – L’aggiunto, che dal luglio 2010 è il capo del pool anticorruzione, come si legge nell’esposto datato 12 marzo ma trasmesso venerdì scorso, ha “avvertito l’obbligo di comunicare alcuni fatti e comportamenti posti in essere” da Bruti “che non ritengo possano più essere valutati come episodici e che, in considerazione del loro ripetersi, hanno turbato e turbano il regolare svolgimento della funzione nell’ufficio e la sua normale conduzione”. Con questa premessa Robledo ritiene che alcuni tra i fascicoli più delicati che, a suo avviso, avrebbero dovuti essere trattati da lui e il suo dipartimento, siano stati assegnati ai colleghi, anche loro aggiunti, Francesco Greco, Ilda Boccassini e Piero Forno.
Massimo Borrelli