Mentre il PD si schiera a sostegno del candidato socialdemocratico tedesco Martin Schulz e parte della sinistra sostiene il leader greco Alexis Tsipras, in Italia compare anche la prima ed unica lista a sostegno di Guy Verhofstadt. Il presidente del gruppo parlamentare europeo dell’ALDE (Alleanza dei liberali e dei democratici europei) è, insieme agli stessi Schulz e Tsipras, uno dei candidati alla carica di presidente della Commissione Europea.
A sostegno del liberaldemocratico belga in Italia si schierano il Centro Democratico di Bruno Tabacci e la lista Fare per Fermare il Declino capeggiata dal coordinatore nazionale Michele Boldrin. I due partiti hanno deciso di presentare una lista comune per le prossime Europee, denominata “Scelta Europea”, a sostegno di Verhofstadt.
Della lista, oltre alle due formazioni citate, faranno parte anche diversi altri movimenti ed associazioni della società civile. Nel simbolo per le Europee è contenuto sia il nome del liberaldemocratico belga sia i simboli delle tre formazioni principali a sostegno della sua candidatura, e cioè appunto Centro Democratico, Fare e ALDE, il quale raccoglie vari movimenti ed associazioni di liberali, repubblicani e federalisti europei. Verhofstadt sarà presente ad una conferenza stampa per la presentazione della lista.
Nel frattempo arrivano le prime reazioni negative. Parte della galassia liberale ha mal digerito la creazione della lista, preferendo rimanerne fuori. Tra gli esclusi va segnalato il PLI, Ali di Silvia Enrico (ex coordinatrice di Fare) e Oscar Giannino e, soprattutto, Scelta Civica.
I montiani, dapprima irritati con Tabacci per l’eventualità di un accordo (poi tramontato) con i Popolari di Mario Mauro in vista della consultazione europea, avrebbero criticato l’eccessivo appiattimento di Verhofstadt sulle posizioni di Tabacci e Boldrin, un atteggiamento considerato una “forzatura” rispetto agli auspici di Scelta Civica. Che ora sta meditando le prossime mosse, tra cui la possibilità di creare una lista liberale in contrapposizione a Scelta Europea.
Emanuele Vena