Entro la settimana passaggio Crimea alla Russia. L’Ucraina ritira le truppe dalla regione
Il Ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, ha annunciato che, l’annessione della Crimea e di Sebastopoli (dotata di una sorta di statuto speciale all’interno della regione) alla Russia, sarà completato entro la fine di questa settimana.
Martedì scorso Putin ha firmato il trattato con cui la Crimea, resasi Indipendente dall’Ucraina, chiedeva di entrare a far parte della Federazione Russa, la Camera bassa del Parlamento di Mosca oggi ha ratificato la decisione.
Dopo un periodo di transizione – durerà fino al primo di Gennaio – la Crimea verrà integrata completamente nella Russia: Putin ha dichiarato che “le pensioni verranno immediatamente adeguate agli standard russi e la regione godrà di un regime economico speciale”.
Dalla Russia ci si muove rapidamente per integrare la regione e sostenere un’economia che dipende da Kiev per l’85% della sua elettricità, il 90% della sua acqua potabile e per il rifornimento di alcuni cibi.
Anton Siluanov, ministro delle Finanze di Mosca, ha detto che la Russia coprirà il deficit di bilancio stimato in 55miliardi di rubli (1,53 miliardi di dollari) con fondi del bilancio federale. Il ministro dell’Energia Alexander Novak ha precisato che la Russia assicurerà alla Crimea una costante fornitura di energia.
Continuano anche le operazioni militari delle forze speciali russe in Crimea: conquistata anche la sede dello Stato Maggiore della Marina ucraina a Sebastopoli (ieri durante un raid era stato arrestato l’ammiraglio Hayduk, oggi è stato rilasciato grazie al dialogo tra Kiev e il Cremlino) e altre quattro basi che erano ancora sotto controllo dei militari ucraini.
Putin nel frattempo ha firmato un decreto che permette ai militari ucraini stessi di passare all’esercito russo.
Da Kiev non hanno potuto fare altro che ordinare il ripiegamento delle truppe, i soldati al confine con la Crimea adesso sono in “massimo stato d’allerta” e “pronti a combattere”.
L’Unione Europea è pronta per decretare contro la Russia sanzioni di livello 3, quindi anche misure economiche se Putin non cambierà idea sull’annessione, ad annunciarlo è la Merkel che, d’accordo con Cameron, ha dichiarato che potrebbero “non esserci più G8” paventando quindi l’espulsione della Russia dal club dei grandi della Terra.
L’Unione Europea, inoltre, ha dato il via libera alla rimozione del 98% dei dazi sull’import di merci ucraine e Olli Rehn, commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha confermato l’invio di 1,6 miliardi di euro di aiuti all’Ucraina.
Guglielmo Sano