L’opinione pubblica spagnola cambia radicalmente idea in merito ad un ipotetico referendum tra monarchia parlamentare e repubblica rispetto a tre mesi fa. È questo il risultato che emerge dal sondaggio svolto da La Sexta. Nonostante lo scandalo fiscale che sta riguardato l’ex monarca Juan Carlos, gli spagnoli sono tornati ad avere fiducia nella monarchia. Nel caso in cui ci dovesse essere un referendum, il 54.3% sosterrebbe la monarchia rispetto al 30.3% che invece sarebbe favorevole alla repubblica.
La rapida crescita della monarchia
Risultati totalmente opposti rispetto a 3 mesi fa. A settembre lo stesso sondaggio svolto da La Sexta vedeva il sostegno alla Corona al 34.3%. Una crescita di ben 20 punti percentuali in soli 90 giorni. Al contrario, i difensori della repubblica sono passati dal 43,8% al 30,3%.
Un altro elemento che emerge dal sondaggio è che gli spagnoli non vedono la necessità di un referendum. Il 67.1% degli spagnoli non reputa necessario indire un referendum di questo tipo al momento.
Cosa dicono i partiti?
L’opinione dei partiti riguardo una consultazione popolare vede gli elettori di Vox come i più contrari. Ben il 97.1% non reputa necessario dover andare alle urne. Seguono gli elettori del PP (94,9%) e dei Ciudadanos (87%). Solo i sostenitori di Unidas Podemos, con l’88,7%, risultano ampiamente favorevoli a questa possibilità.
I più divisi sono gli elettori del PSOE, che tuttavia sono anche loro ampiamente contrari ad un referendum, con il 57,9% che non lo ritiene necessario.
Oltre ad essere i principali promotori di un referendum di questo tipo, i sostenitori di Unidas Podemos sono anche quelli che più fortemente appoggiano la repubblica con l’88,7%, mentre tra i socialisti il sostegno alla repubblica raggiunge il 44,7%, superando quello della monarchia costituzionale, che ottiene il 36,1%.
Il rifiuto del voto coincide con il supporto alla monarchia, ed è l’elettorato Vox che più sostiene questa opzione con il 95,6% dei suoi elettori, seguito dal 94,2% dai sostenitori del PP e dal 74,1% dei Ciudadanos.
La posizione di Juan Carlos
Questi sondaggi avvengono in un momento in cui il dibattito pubblico sul ruolo della monarchia in Spagna è all’ordine del giorno, a causa degli scandali usciti riguardo alle accuse di evasione fiscale nei confronti dell’ex Re Juan Carlos.
Le prime notizie risalgono al 2018, quando emersero delle intercettazioni in cui si parlava di due conti corrente in Svizzera associati alla famiglia reale e dai quali partivano trasferimenti di denaro verso paradisi fiscali. Tra questi spostamenti monetari, è stata scoperta anche una donazione di 65 milioni di euro all’ex amante di Juan Carlos, Corinne Larsen.
Più recente, la decisione da parte dell’ex Re, da agosto si è stanziato negli Emirati Arabi Uniti, di versare 678mila Euro per regolarizzare la propria posizione con il Tesoro. Proprio questi sviluppi hanno permesso a Unidas Podemos, ora nel governo di coalizione, di tentare di aprire il dibattito sulla monarchia parlamentare, istituita nel 1978. Tuttavia, il Presidente Pedro Sánchez ha respinto qualsiasi proposta di cambiamento del modello attuale, nonostante le pressioni degli alleati di governo.
Le accuse di Podemos
Per il portavoce di Podemos, il deputato Rafael Mayoral, queste azioni “non possono essere risolte con la regolarizzazione” e ha chiesto un trattamento più approfondito. Mayoral ha messo in dubbio l'”inviolabilità e impunità assoluta” del Capo dello Stato all’interno della Costituzione e ha sottolineato “la vergogna a livello internazionale” che le azioni dell’emerito hanno provocato. Podemos si era già pronunciata più volte in questi anni contro Juan Carlos I.
Queste posizioni del membro di Unidas Podemos si scontrano con la visione moderata di Pedro Sánchez. In un’intervista a Tele Cinco, il Presidente ha assicurato che il governo difenderà il patto costituzionale del 1978, il quale sancisce che la forma di governo è la monarchia parlamentare. “Dobbiamo rispettare la monarchia parlamentare, quest’ultima non è in pericolo in Spagna“, ha detto.
Il PP è intervenuto in questi giorni, tramite il suo vicesegretario Antonio González Terol, per elogiare il “lavoro inestimabile” che Juan Carlos I ha fatto nel “recupero delle libertà“.
È della stessa linea di Mayoral il leader di Podemos Pablo Iglesias Turrìon. Quest’ultimo ha proposto di aprire a livello politico “un tranquillo dibattito sulla possibilità che i cittadini possano controllare le istituzioni pubbliche senza alcuna eccezione” per esaminare il grado di accettazione dell’attuale Monarchia Parlamentare.