Via degli Alfani 8, ad appena un chilometro da Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio. E’ lì che abitava Matteo Renzi al tempo della legislatura fiorentina. A creare scandalo è il fatto che l’affitto di 34 mensilità lo avrebbe pagato un imprenditore vicinissimo all’ex sindaco, Marco Carrai.
Trentottenne, una vita nelle aziende (tecnologie applicate alla fruizione dei beni culturali), consigliere e miglior amico dell’attuale premier, Carrai avrebbe pagato la locazione dell’appartamento dal 14 marzo 2011 al 22 gennaio 2014. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo esplorativo (quindi nessun indagato, per ora) riguardante l’accaduto: obiettivo è capire se Carrai, in cambio del corrispettivo abbia ricevuto favori dall’allora primo cittadino.
La casa, come rivelato da Libero nei giorni scorsi, pagata prima 900 euro al mese, poi 1200, serviva a Renzi per riposarsi tra un impegno e l’altro della consiliatura. Infatti la famiglia dell’allora sindaco viveva (e vive) a Pontassieve, in provincia. A preoccupare è il fatto che Carrai non sia estraneo al mondo comunale: infatti oggi è presidente di AdF, la società che gestisce l’aeroporto di Firenze, della quale il Comune detiene una quota significativa.
Carrai ha ingaggiato, in questi giorni, un vero e proprio braccio di ferro col direttore di Libero Maurizio Belpietro. Con, addirittura, minacce di querele. Alla fine l’imprenditore ha inviato al giornalista la copia del contratto di locazione dell’appartamento al centro delle polemiche. Ma la diatriba sembra, comunque, non arrestarsi qui. A tutto questo si aggiunge la mostra di alcune opere di Jackson Pollock presso Palazzo Vecchio, il cui costo per l’amministrazione sarà di 375.000 euro. Uno dei due curatori è Francesca Campana Comparini, futura moglie di Carrai.