Expo, Sala “Non posso restare solo”
Parla il commissario straordinario dell’expo Giuseppe Sala: “Abbiamo continuato a ripetere che bisogna fare squadra. Adesso dobbiamo dimostrare di esserlo e ciascuno deve assumersi la propria responsabilità. Dobbiamo salvare l’Expo”.
Al Corriere della Sera, il commissario straordinario all’Expo spiega: “Non mi sento solo in questa avventura – spiega Sala – perché non posso essere solo. Expo non è un evento che può essere realizzato da una sola persona con pochi collaboratori, questa non è l’Expo di Sala. Sarà un’opportunità di crescita e valorizzazione del nostro Paese solo se tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle istituzioni, faranno la loro parte fino in fondo”.
“Renzi mi ha ribadito la sua solidarietà – fa sapere il commissario dell’Expo -, e mi ha annunciato che entro quindici giorni verrà a Milano”. “Legalità e trasparenza – sottolinea quindi – sono valori cui non intendo derogare e su cui non transigo” tuttavia, avverte, “il mondo ci guarda e non si può perdere un’ora, ci sono 145 Paesi che credono in Expo. Ci sono 1.100 aziende, in particolare medie e piccole, che ad oggi hanno già lavorato per questa operazione”. “Ho chiesto al presidente Maroni – fa sapere inoltre Sala – di nominare entro lunedì il successore del direttore dei lavori, che risulta fra gli indagati. Mi è stato garantito che entro lunedì avremo il nuovo nome”. “Rognoni? Non aveva un ruolo definito in cantiere e in Expo. Grazie alla sua competenza tecnica dava supporto, ma non è questo il problema”.