Forza Italia è da sempre il partito del leader Silvio Berlusconi. La vivace discussione attiva da settimane sul futuro del partito che in qualsiasi altro caso sarebbe letto come segno di vitalità è nel caso specifico un segno della difficoltà. Con l’interdizione di Silvio Berlusconi è venuto meno un punto fermo: l’impegno e la presenza fisica del leader in campagna elettorale. Di qui si è aperta la possibilità della candidatura di uno dei figli di Silvio Berlusconi: pare che Barbara ci stia pensando. Ad ammettere le difficoltà è Renato Brunetta che pure si dice certo della capacità di Berlusconi di “riuscire a superare anche questo momento”. Non è passata inosservata l’intervista con cui Francesca Pascale ha parlato del partito ed lasciato intendere giudizi poco lusinghieri esponenti di primo piano di Forza Italia. Oggi alcune indiscrezioni parlano di un Verdini preoccupato per il possibile esito delle elezioni europee e amareggiato il trattamento riservato ad alcuni big di Forza Italia come Raffaele Fitto o Claudio Scajola a cui sarebbe stato posto il veto rispetto ad una possibile candidatura alle elezioni europee.
Forza Italia, Toti “Ci vuole nome Berlusconi nel simbolo” – Il consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti: “Sì, a mio avviso il nome di Berlusconi nel simbolo di Forza Italia per le Europee ci dovrebbe stare. Soprattutto per ribadire la totale identificazione del nostro movimento col suo fondatore, che è anche il leader presente e futuro”. Secondo Toti “nella famiglia Berlusconi ci sono più persone che sarebbero in grado di fare politica. Marina, che è sempre stata vicina anche politicamente al papà, ha queste attitudini. Come pure Pier Silvio e la giovane Barbara. La scelta, nel caso, si ridurrebbe a loro tre. Il tema è che la famiglia Berlusconi, a cominciare dal presidente, ha sempre smentito un loro coinvolgimento diretto. E questa indicazione, al momento, non è mutata”. Sui nomi di Scajola e Cosentino, Toti sottolinea: “Ci sono momenti in cui un certo rinnovamento è necessario. Questo è uno di quei momenti”. Alla domanda se Berlusconi chiederà la grazia al Quirinale, Toti replica: “Non credo che lo farà. Ma è auspicabile che, in un clima politico in cui le riforme condivise sono in agenda grazie a Berlusconi, un segnale di qualche tipo arrivi prima o poi dal Colle”. Sul premier, infine, afferma: “Dall’Europa Renzi è tornato nelle stesse condizioni dei suoi predecessori, Letta e Monti. Tante pacche sulle spalle e nulla di diverso per il futuro dell’Italia”.
Forza Italia, Romani “Leader resta Silvio ma urgente riorganizzazione” – Il capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani: “Resto affezionato all’idea che l’uomo di riferimento quando elaboriamo le nostre strategie sia Berlusconi. Silvio Berlusconi. Capisco che le generazioni avanzano e capisco anche le legittime aspirazioni. Marina, Barbara o Pier Silvio possono avere la stessa ambizione del padre a svolgere un servizio per il paese. Ma finché Berlusconi è in campo il problema successione non si pone”. Paolo Romani all’obiezione che tra pochi giorni Berlusconi potrebbe non essere più in campo, magari ristretto ai domiciliari, replica: “Non penso che un giudice possa arrivare a un accanimento del genere. Ma comunque, sperando che non accada, è chiaro che il partito di dovrà strutturare con organismi che dovranno svolgere una funzione di supplenza, in attesa che Berlusconi torni alla piena operatività. Ma il leader resta lui, non ci può essere discontinuità”.