Possibile congelamento dei beni di Abramovich per “intrallazzi” con Putin
Il premier inglese David Cameron non esclude che un clamoroso congelamento dei beni di Roman Abramovich, il ricco proprietario del Chelsea. “In questo momento”, dichiara Cameron, “nessuna ipotesi può escludersi”. Il 50° uomo più ricco del mondo, proprietario del Chelsea dal giugno 2003, starebbe sostenendo economicamente l’occupazione russa in Crimea.
BLACK LIST – Abramovich potrebbe essere presto considerato un nemico dell’Occidente. Motivo? L’amicizia con il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che l’ha sempre aiutato da quando ha mosso i primi passi nel mondo degli affari. Per il giovane Roman tutto ebbe inizio con l’acquisizione del colosso petrolifero Sibneft, con l’aiuto, dicono i maligni, di importanti conoscenze e di qualche mazzetta. Abramovich, che è stato anche Governatore dello sperduto Distretto Autonomo della Chukotka, non è comunque nuovo a vicende oscure. In Italia l’oligarca russo è conosciuto anche per i suoi maestosi yacht, presenti ogni estate nei nostri mari.
“POSSIBILI SANZIONI” – Cameron, comunque, precisa subito che “è necessario capire se ci sono o meno delle relazioni dirette con l’occupazione in Crimea”. Prima di congelare i beni del potente Abramovich, quindi, si dovrà capire se effettivamente abbia sostenuto o no questa contestatissima operazione militare che ha, di fatto, riportato quel clima di tensione della Guerra Fredda. “Abramovich fa parte della Mafia del Cremlino che sta distruggendo il Paese”: è questa l’accusa lanciata da Alexey Navalny, uno dei più convinti oppositori di Putin che, dalle pagine del New York Times mette in guardia i Paesi che vogliono stringere accordi con la Federazione Russa.
CHELSEA – I tifosi dei Blues, dopo le parole di Cameron, sono ovviamente molto preoccupati. Spaventano le possibili sanzioni, che colpirebbero una squadra che sta lottando su tutti i fronti con Josè Mourinho in panchina. Intanto alcuni tifosi ucraini del Chelsea hanno contestato pacificamente il loro presidente, con alcuni striscioni apparsi durante la gara contro il Tottenham. “Abramovich invest in Chelsea, not in war!”