Roberto Formigoni, esponente del Nuovo Centrodestra e già governatore della regione Lombardia, in un’intervista a La Stampa si dichiara “vittima di un accanimento che non ha precedenti. Ho avuto addosso i riflettori della Procura giorno e notte. Sono stato assolto 11 volte e mai condannato”. Formigoni continua “contro di me non hanno trovato nemmeno un granello di sabbia. Sono puro come acqua di fonte”.
L’intervento di Formigoni scaturisce dall’ultima inchiesta sugli appalti in regione Lombardia. Formigoni sottolinea: “la mia lettura è di attacco di fronte a certe accuse, non di difesa”. Difende l’operato di Infrastrutture Lombarde: “È stata assolutamente innovativa e ha fatto lavori per 18 miliardi. Ha permesso alla Regione di colmare un gap su strade, autostrade e altre infrastrutture che aveva non solo che la Baviera, ma pure con il Sud, dimezzando tempi di costruzione e costi”.
Rispetto alla posizione di un uomo vicino a Formigoni come Antonio Rognoni l‘ex presidente della regione Lombardia mette in evidenza che dalla lettura delle carte: “non viene contestato un centesimo. Non ci sono accuse di corruzione, concussione o infiltrazioni mafiose. Si parla solo di un accrescimento del suo prestigio. In Italia si mette in croce chi fa bene”.
Tornando alle polemiche che lo hanno riguardato Formigoni contrattacca: “Ho fatto due vacanze ai Caraibi in epoca pre-crisi. Ho accettato due inviti in barca da amici d’infanzia. Magari oggi andrei a Bormio o Livigno come ho sempre fatto. Ma di cosa stiamo parlando? A differenza di quello che sta venendo fuori su Marco Carrai e Matteo Renzi, io non ho avuto alcun beneficio.. Non ho avuto una casa a disposizione per tre anni. Ma io vengo massacrato e Renzi santificato”.