E’ scontro tra Renzi e Squinzi. All’indomani del vertice europeo – in cui il Presidente del Consiglio ha tenuto a sottolineare l’assenza di “conflitti e sudditanze” nei confronti dell’Unione Europea – si accende la polemica tra lo stesso premier ed il Presidente di Confindustria.
L’imprenditore ha voluto minimizzare il “clima idilliaco” descritto per l’incontro tra Renzi e la Cancelliera tedesca Angela Merkel. Squinzi precisa “ero alla cena, e lei è stata dura con noi, ammonendoci di non derogare ai patti”.
L’uscita di Squinzi avrebbe indispettito il premier. “Cosa ne sa del nostro incontro, se non era presente? Lui era solo alla cena”. Queste sarebbero le esternazioni effettuate da Renzi, secondo il quotidiano “La Repubblica”. “Invece di dirmi grazie mi accusa”, avrebbe sostenuto Renzi. Con la netta sensazione che la manovra possa essere una “ritorsione per aver privilegiato il taglio dell’IRPEF anziché quello dell’IRAP“. Che il premier mal digerirebbe, specie dopo la messa in atto del decreto Poletti, che soddisfa le richieste delle imprese di maggior flessibilità.
Ora tocca alle diplomazie del governo e di Confindustria ricucire. Ma la sensazione è che il contrasto non sia di facile risoluzione, e che possa solo rivelarsi una delle tante puntate di una strategia governativa ben precisa. Del resto Renzi è stato chiaro: “io mi rivolgo agli italiani, non alle categorie o alle associazioni di settore”. Un’uscita che, evidentemente, ha indispettito sia i sindacati dei lavoratori che l’associazione degli industriali.
Massimo Borrelli