No a tagli sulla sicurezza, “rischioso ridurre gli organici, no alla fusione dei Corpi”. È il cuore della relazione dei vertici delle forze dell’ordine a Palazzo Chigi, in merito al piano di spending review, di cui oggi il Corriere della Sera riporta alcuni passaggi. La relazione riservata, scrive il quotidiano di via Solferino, arriva dai vertici di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza e consiste in cinquanta pagine, più allegati.
“Le forze di polizia – recita il documento secondo quanto riferito dal Corsera – in quanto chiamate a garantire la sicurezza, bene indefettibile e precondizione di ogni diritto, sono a un bivio molto delicato e ulteriori azioni di ‘cost reduction’ che dovessero essere individuate non potranno ancora impattare sul personale o, attraverso ulteriori tagli lineari, sui capitoli di bilancio già sofferenti, se non con un preoccupante abbassamento degli standard operativi”.
E ancora: “il generale obiettivo di riduzione della spesa nel bilancio dello Stato corrisponde a 32 miliardi di euro, pari al 4 per cento. Tale quota, riportata alla componente di pertinenza del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, pari a 7 miliardi e 800 mila euro, potrebbe corrispondere per il 2014 a un’ipotesi di risparmio di 313 milioni di euro oppure, se calcolata sulla quota di 836 milioni di euro per i soli consumi intermedi, di 33 milioni di euro”.
“La seconda ipotesi è sicuramente quella più realisticamente percorribile perchè riguarda le risorse non destinate al personale rispetto al quale non è più possibile immaginare ulteriore compressione senza determinare impatti fortemente critici sulla funzionalità minima della struttura, già sensibilmente intaccata dai blocchi di turnover e contrattuali che cominciano a determinare difficoltà di gestione degli organici e della necessaria motivazione del personale”.