Le primarie per Forza Italia? “Perchè no?, ma oggi il tema non è all’ordine del giorno”. Lo afferma la portavoce del gruppo di Fi alla Camera Mara Carfagna in un’intervista al Mattino. L’ex ministro non nasconde la delusione alle parole di Silvio Berlusconi che esclude una candidatura per i suoi figli: “più volte – spiega Carfagna – ho ribadito che non avrei visto male un’ipotesi del genere, soprattutto perchè quello di Berlusconi è un nome che ha un forte valore simbolico a difesa di un grande percorso politico. Ma è evidente: questa è una di quelle decisioni che vanno prese in famiglia e perciò io la rispetto. In ogni caso, bisognerà che il partito predisponga liste forti: chi porta consenso e può contribuire ad un ottimo risultato non può essere escluso”. “Ci sono persone come Fitto che hanno buona immagine, grande credibilità e consensi, e sono dunque un’importante risorsa per il partito. Sarebbe invece sbagliato impiccarci a regole come quella che escluderebbe una candidatura europea per chi è già parlamentare nazionale”. “Su Scajola deve decidere il partito, visto che si è appena conclusa la vicenda giudiziaria ed è stata chiarita la sua posizione estranea alle accuse. Diverso ancora il discorso per Cosentino, che ha un processo in corso e ha già espresso la determinazione a volersi occupare della propria difesa in aula”. Grillo? “Va misurato per quello che ha fatto, anzi che non ha fatto in Parlamento: i suoi hanno soltanto impedito di fare le riforme e non si sono occupati del bene del Paese, tant’è che non si ha memoria di loro iniziative utili ai cittadini. Ma una grande responsabilità sull’eventuale aumento di consensi degli euroscettici potrebbe averla Renzi”. “Le sue uscite in Europa non sono state felici: mi ha deluso”.