Referendum Veneto, Puppato: “Servono risposte”
“Il referendum per l’indipendenza del Veneto non va sottovalutato, perchè se si fa così, se non si cambia la fiscalità dell’Italia, si lascia spazio alla disaffezione, alla repulsione, anche all’odio”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna e consigliere regionale veneto (Pd). “Negli ultimi vent’anni abbiamo visto le sparate della Lega che predicava il federalismo e praticava il centralismo. Però sei anni di pesante crisi hanno riportato alla luce quegli elementi sopiti”, spiega. “C’è un sentimento per cui si sente l’ingiustizia anche di carattere economico e si vuole dare una scossa alle istituzioni centrali.
Il pericolo è che si sta insinuando l’idea della secessione anche in chi ne è stato finora lontano, eppure comincia a considerarla una ipotesi plausibile dal momento che c’è sordità e silenzio delle istituzioni centrali”. “Io chiedo di sondare veramente l’opinione pubblica veneta dove serpeggia il malcontento e un risentimento che pretendono una risposta. Chiedo di chiarire se non si ritenga ad alto rischio questa situazione; se non si ritenga di trasformare nella sostanza in tempi rapidi la fiscalità e la materia dei trasferimenti da Stato a Regioni e Comuni lavorando per ridurre, fino a fare scomparire, le enormi e ingiustificate differenze esistenti tra le aree territoriali”.
Nasce il partito “Veneto sì” – “Il soggetto politico che si muoverà dopo la vittoria dei sì al referendum per l’indipendenza si chiamerà Veneto Sì, che si trasforma da comitato per il Sì all’indipendenza, ad organizzazione politica che difenderà i risultati ottenuti con la proclamazione di indipendenza”. Lo annuncia il promotore della consultazione On line “Plebiscito.eu”, Gianluca Busato.