Nessuna sorpresa alle primarie democratiche di Firenze. Dario Nardella vince il confronto contro Iacopo Ghelli (civatiano) ed Alessandro Lo Presti (ex mariniano) con l’82% dei voti e sarà il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative del 25 maggio che decideranno il successore dell’attuale presidente del consiglio, Matteo Renzi.
I circa 11 mila votanti (se confermati) – il 70% in meno rispetto ai 37.500 di cinque anni fa che videro la vittoria di Renzi con il 40,3% – segnano un’affluenza in netto calo anche se paragonati con la votazione “natalizia” delle parlamentarie del 30 dicembre 2012: nel voto per decidere i parlamentari da eleggere per Roma si recarono al voto a Firenze in 13mila. Intorno al migliaio di preferenze sia Ghelli che Lo Presti.
Un raffronto, quello con le “parlamentarie”, che permette un approfondimento sul risultato di Nardella: il prossimo candidato sindaco del centrosinistra si presentò alla tornata per l’accesso al Parlamento del dicembre 2012 ed ottenne 9188 preferenze (secondo a Firenze città dietro alla deputata Elisa Simoni). Il voto di oggi – una “stravittoria” come commentato dallo stesso Nardella dal suo comitato elettorale – è praticamente identico con quello di 15 mesi fa, considerando che l’82% è frutto di circa 9000-9100 preferenze. Una vittoria comunque sproporzionata: Nardella non scende in nessun seggio fiorentino sotto il 77 per cento.
Un raffronto, quello con le “parlamentarie”, che permette un approfondimento sul risultato di Nardella: il prossimo candidato sindaco del centrosinistra si presentò alla tornata per l’accesso al Parlamento del dicembre 2012 ed ottenne 9188 preferenze (secondo a Firenze città dietro alla deputata Elisa Simoni). Il voto di oggi – una “stravittoria” come commentato dallo stesso Nardella dal suo comitato elettorale – è praticamente identico con quello di 15 mesi fa, considerando che l’82% è frutto di circa 9000-9100 preferenze. Una vittoria comunque sproporzionata: Nardella non scende in nessun seggio fiorentino sotto il 77 per cento.
I democratici fiorentini votano quindi in aperta continuità rispetto all’amministrazione uscente, di cui Nardella è stato parte dal 2009 al 2013 e di nuovo dal febbraio 2014, pochi giorni dopo la nomina di Renzi a Presidente del Consiglio, con la carica di “vicesindaco pro-tempore” di ritorno con la gestione di Firenze fino al maggio 2014, quando – dopo la vittoria di oggi – si presenterà all’appuntamento elettorale come candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.