Il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, aveva tentato una riconciliazione trai cittadini e le amministrazione attraverso la fine di una delle più comuni diatribe: la multa per sforamento dell’orario stabilito. Si sta parlando di strisce blu. Per il sottosegretario Del Basso Del Caro sarebbe da pagare solo la differenza tra orario finale iscritto sul tagliando e orario reale di partenza dal parcheggio. Ma dai Comuni arrivano le proteste. E giurano che si continuerà a multare.
Venticinque euro. Sarà sempre questo l’importo da versare per aver sforato il tempo indicato nel parcheggio sulle strisce blu. A confermarlo è il Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Piero Fassino. Il sindaco di Torino attacca: “come potrebbero i vigili far saldare all’automobilista il dovuto per l’orario lasciato scoperto? Che facciamo, mettiamo un vigile ad aspettare che mano mano tornano al parcheggio? Come si capisce è una via impraticabile e priva di logica”.
“Il Ministero dei Trasporti non ha la titolarità di esprimersi su questa materia”, sostiene Fassino che, da primo cittadino, ha chiesto un parere aggiuntivo al Ministero dell’Interno, competente per quel che riguarda la Polizia. Ma il braccio di ferro non si appresta a concludersi e Lupi contrattacca: “il caso è chiuso. Ai comuni chiediamo di rispettare le regole previste dal Codice della strada. Non serve una normativa perché abbiamo verificato che la norma è chiara. Per una volta non complichiamo la vita ai cittadini”.
Replica Fassino, di nuovo: “C’è un problema di metodo: il Ministero non può sostituirsi al legislatore e nemmeno interpretare le norme, così come una circolare ministeriale, che è all’origine di questa polemica, non è una fonte di legge. Ci sono invece sentenze della Cassazione secondo le quali la sanzione è comminabile anche se il ticket è scaduto. E le sentenze sono fonti di legge”. Insomma, lo scontro è in atto e nessuna delle parti sembra disposta a fare un passo indietro. Vedremo come si concluderà questa dialettica che ha assunto toni alquanto forti.