Clemente Mastella prenota la sua casella in prossimità delle elezioni europee. Mastella è europarlamentare uscente di Forza Italia: mentre nel partito si discute dei criteri per la scelta dei candidati l’ex ministro e più volte deputato illustra il suo punto di vista. “Un tempo c’erano i leader che tiravano voti. Parlo di uomini come Andreotti, Colombo, De Mita. Persone che andavano sui territori e aiutavano il partito a raccogliere di più. Oggi i capilista scendono in campo per contarsi, per dimostrare agli altri quanto contano. Ma che senso ha puntare a prendere possesso di una casa, se poi quella casa è senza tetto o si ritrova senza più fondamenta?”.
Così l’europarlamentare Clemente Mastella, neo membro del comitato di presidenza di Forza Italia, intervistato da alcuni quotidiani: “Sono contento di esserci, certo non avevo chiesto io di entrare nell’ufficio di presidenza. Di sicuro potrò dare un contributo grazie alla mia esperienza, potrò offrire una riflessione e magari aiutare a smussare angoli in questo rapporto sempre teso tra le nuove fazioni”, dice Mastella, secondo cui “Non si può elevare l’inesperienza a valore”.
“Siccome Berlusconi è in difficoltà, tutti devono fare dei sacrifici e seguire le sue indicazioni”, afferma Mastella. “Tutti noi dobbiamo pensare che chi è nato tondo non può farsi quadrato. Forza Italia è un partito nato così e non lo si cambia. Stiamo attenti a non ridurlo come si è ridotto il Milan”. Alle elezioni europee, aggiunge, “conto di ricandidarmi. Se me lo chiedono, lo faccio volentieri. A Roma si respira aria viziata, mentre la mammella oggi è quella dell’Europa”.