Fondi neri Finmeccanica, indagato Lorenzo Cesa
Dopo gli arresti dei giorni scorsi per tangenti nel mondo Finmeccanica emerge il nome di un politico: Lorenzo Cesa.
Cesa, segretario dell’Udc, sarebbe indagato per finanziamento illecito a parlamentare dal pubblico ministero di Roma Paolo Ielo. Si indaga su un versamento di 200mila euro veicolato dall’ex manager di Finmeccanica Lorenzo Borgogni. L’indagine sui «fondi neri» creati grazie agli appalti del colosso specializzato in sistemi di difesa, investe la politica con meccanismi di approvvigionamento che sarebbero serviti ad arricchire i manager e i loro referenti.
Cesa si dice estraneo a tutta la vicenda, ma nuovi accertamenti sono stati affidati alla Guardia di Finanza dopo le dichiarazioni di Sabatino Stornelli, l’amministratore delegato della «Selex Se.Ma» e di suo fratello Maurizio che un anno fa, dopo essere stati arrestati per le tangenti versate per aggiudicarsi le commesse legate al sistema di monitoraggio dei rifiuti denominato «Sistri», hanno deciso di collaborare con gli inquirenti. Rivelando nomi e circostanze, e soprattutto indicando le società che emettevano fatture false e così creavano le provviste per pagare tangenti.
Sabatino, l’ex ad di Selex, il maggiore dei due fratelli, racconta ai pm napoletani: «Lobriglio mi diceva che dava sempre una mano a Lorenzo Cesa per le elezioni. Qualche volta mi sono recato insieme a Lobriglio presso l’ufficio dell’onorevole Cesa in via dei Due Macelli, a Roma». A Maurizio, l’altro fratello, Lobriglio avrebbe analogamente riferito di aver «provveduto a finanziare, tramite Lorenzo Borgogni, con i soldi delle commesse ricevute da Finmeccanica, i suoi sponsor politici, e segnatamente l’onorevole Cesa». Non solo. Lobriglio, inoltre, avrebbe aggiunto, sempre conversando con Maurizio, che «era prassi che i soldi ricavati dalle sovrafatturazioni delle commesse con Finmeccanica, venissero poi destinati», tramite vertici del colosso di Stato, «a finanziare i partiti. In particolare, per quanto riguardava lui, il partito di Lorenzo Cesa». Ma il deputato ha già replicato: «Non sono al corrente di tali episodi. Sono totalmente estraneo a quanto mi verrebbe attribuito. Confido nell’attività di approfondimento della magistratura sul punto, con la certezza che al più presto verrà fatta la necessaria chiarezza».