Il Portogallo assume la guida del Consiglio UE: “Tempo di agire”
Per i prossimi sei mesi, nel mezzo di una crisi sanitaria ed economica con pochi precedenti, il Portogallo sarà alla guida del Consiglio dell’Unione Europea. Il Paese ha assunto la Presidenza di turno semestrale del Consiglio il 1° gennaio 2021, succedendo alla Germania. È la quarta volta che Lisbona svolge il ruolo da quando è entrata a far parte dell’allora Comunità Economica Europea (CEE) nel 1986.
L’agenda della presidenza portoghese
Secondo il Primo Ministro portoghese António Costa, che ha recentemente presentato il programma per i prossimi mesi, l’azione complessiva della nuova Presidenza ruoterà attorno a cinque linee d’azione minori, imposte principalmente da fattori esterni: un’Europa resiliente, verde, digitale, sociale e globale. In questo contesto, l’UE è chiamata a garantire la ripresa economica e sociale dal COVID-19. Sotto l’attuale Presidenza, l’Europa inizierà ad utilizzare il nuovo budget per il periodo 2021-2027, lo strumento di ripresa economica “Next Generation EU”, nonché il piano di vaccinazione contro il COVID-19. Quest’ultimo è stato elevato al rango di alto livello di priorità, in quanto un insuccesso minerebbe ulteriormente la fiducia dei cittadini nell’UE. La ripresa del blocco sarà “basata sulla transizione verde e digitale”, e dovrà assicurare che, tramite il pilastro europeo dei diritti sociali dell’UE, nessun cittadino sarà lasciato indietro.
Continuità con il passato
Saranno portati a termine alcuni dei lavori svolti sotto la precedente Presidenza tedesca, come la definizione delle future relazioni UE-Regno Unito. Verranno inoltre sostenuti i progressi sull’azione per il clima (Climate Law) per consentire all’UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La Presidenza sarà anche la prima a rapportarsi con la nuova amministrazione statunitense, guidata dal Presidente eletto Joe Biden. L’obiettivo è di rivitalizzare le relazioni transatlantiche nel campo del digitale, dell’ambiente, della sicurezza, del commercio e del multilateralismo e molto altro ancora. Parallelamente, le relazioni con l’Africa e l’India riceveranno un nuovo impulso. La Presidenza intende contribuire attivamente alla preparazione del 6° vertice UE-Unione africana e organizzare una riunione dei leader europei con il Primo Ministro indiano, nel tentativo di consolidare partenariati reciprocamente fruttuosi.
Di seguito sono riportate tre grandi aree di lavoro su cui la presidenza si concentrerà maggiormente nei prossimi sei mesi:
Un’Unione più forte nel settore della sanità
Al fine di promuovere una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri dell’UE nel settore della sanità, il governo portoghese mira a sostenere le misure necessarie per aumentare la capacità di risposta dei servizi sanitari alle minacce per la salute pubblica. Da un lato, la Presidenza sarà impegnata a lavorare per la produzione e la distribuzione di un vaccino sicuro e accessibile per il blocco europeo. Dall’altro, a promuovere partenariati internazionali volti ad ottenere risultati per lo sviluppo umano, con particolare attenzione al settore della salute. Nella pratica, la nuova Presidenza cercherà di concretizzare l’ambizione della Commissione Europea di creare un’Unione più vera, migliore e rafforzata nel settore della sanità. Questo in contrasto con le forme tradizionali di cooperazione rafforzata che, il più delle volte, rappresentano nient’altro manifestazioni di volontà.
Accelerare la trasformazione digitale
Un’altra priorità fondamentale per il governo portoghese è quella di accelerare la trasformazione digitale al servizio dei cittadini e delle imprese. Nel contempo, si vuole promuovere la leadership europea nell’economia digitale. In quest’ottica, rientrano le proposte legislative per la regolamentazione dei servizi digitali – Digital Services Act (DSA) e Digital Markets Act (DMA) – pubblicate nel dicembre 2020 dalla Commissione Europea, che mirano ad aggiornare la ventennale Direttiva sul commercio elettronico.
La Presidenza dovrà realizzare la difficile ambizione di avvicinare le diverse posizioni degli Stati membri sul pacchetto all’interno del Consiglio, stabilendo così parità per le imprese digitali. Nel programma, troviamo anche (i) le leggi sulla governance dei dati, (ii) la legislazione sulla cybersecurity, (iii) gli investimenti nella connettività e (iv) il regolamento sulla privacy elettronica.
Inoltre, il Paese cercherà di incoraggiare nuove soluzioni e strategie digitali nei settori della salute, della ricerca e dell’innovazione (R&I), della proprietà industriale, della giustizia e della mobilità. Come prima mossa, all’inizio di gennaio la Presidenza ha inviato agli stati membri il nuovo compromesso proposto per il regolamento sulla privacy elettronica. In questo contesto, i prossimi mesi saranno incredibilmente importanti per definire il modo in cui l’Europa inquadrerà il mondo digitale in futuro.
Una nuova spinta alle politiche sociali
Le politiche sociali saranno la pietra angolare della Presidenza portoghese, che mira a guidare la transizione digitale e verde senza trascurare alcun segmento della società. Il governo si è impegnato a prestare un’attenzione trasversale alla parità di genere e alla lotta alla discriminazione. Avranno spazio anche le politiche contro la povertà e l’esclusione sociale, inclusa la protezione specifica dei gruppi più vulnerabili. A tal fine, a maggio sarà organizzato un vertice (in persona) – il vertice sociale di Porto, che riunirà le parti sociali, la società civile e le istituzioni, dando impulso all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e del relativo piano d’azione della Commissione Europea. In questo senso, nel 2020 il governo portoghese ha annunciato il suo piano per elaborare una “Carta dei diritti digitali” nel giugno 2021, che si concentrerà sui diritti fondamentali nell’era digitale.
Il Portogallo vuole un’Unione più presente nel mondo
Mentre il motto della Presidenza tedesca era “Insieme per la ripresa dell’Europa”, il Portogallo propone“Tempo di agire: una ripresa equa, verde e digitale”. segna il passaggio alla fase successiva, che si concentrerà sulla materializzazione della ripresa: “Tempo di agire: una ripresa equa, verde e digitale”. Così facendo, la Presidenza agirà sulla falsariga di una linea guida recentemente consolidata: trasformare l’Europa in un attore globale. Secondo Costa “Un’Europa che può essere più presente nelle diverse catene del valore, ma che rifiuta il protezionismo e rimane aperto al mondo“. Alla seconda Presidenza del Trio, che succede a quella della Germania cominciata nel giugno 2020, seguirà la Slovenia nella seconda metà del 2021.