Sondaggio Ixé per Agorà: tonfo di Forza Italia alla ricerca dell’erede di Berlusconi, avanzano M5S, PD e Lega Nord
Il dibattito dei giorni scorsi sulla possibile candidatura di uno dei figli di Silvio Berlusconi nelle liste di Forza Italia alle Elezioni Europee del prossimo 25 maggio sembra aver avuto conseguenze fortemente negative per il consenso del partito dell’ex Presidente del Consiglio, ora interdetto dai pubblici uffici: questo emerge, infatti, dai dati del sondaggio Ixé, presentato come ogni venerdì durante la trasmissione Agorà, dove nelle intenzioni di voto ai partiti Forza Italia arretra in una sola settimana dal 21,2% al 18,4%. Ad avvantaggiarsi sono invece sia il Partito Democratico, che avanza fino al 31,7% (+1,1% rispetto alla precedente rilevazione), sia soprattutto il Movimento 5 Stelle, il quale passa dal 22,4% al 24,6%, riavvicinando ai valori delle politiche di 13 mesi fa; particolarmente significativa anche la variazione positiva della Lega Nord di Matteo Salvini, che cresce al 5,5% (+1,6%). Fra le altre forze politiche, sono stabili il Nuovo Centrodestra al 3,9% e Fratelli d’Italia al 3,3%, mentre arretrano leggermente SEL, ora al 2,8% (-0,4%) e l’UDC, che si attesta all’1,2% (-0,4%) proseguendo il proprio percorso discendente seguito alla scelta di tornare nell’alveo del centrodestra.
Il dato delle coalizioni ci mostra così come il centrosinistra consolidi il proprio vantaggio sul centrodestra, accreditati rispettivamente del 36,7% e del 33,4%: il valore attuale della coalizione di Matteo Renzi secondo il sondaggio Ixé è molto vicino alla soglia del 37% fissata dall’Italicum che permetterebbe di evitare il secondo turno di ballottaggio, altrimenti necessario fra i due maggiori schieramenti. Da sottolineare infine come per la seconda settimana consecutiva sia in calo la percentuale che somma astenuti e indecisi, ora al 45,8% (-1,8% rispetto alla precedente rilevazione).
Il sondaggio Ixé ci presenta inoltre le intenzioni di voto alle elezioni europee del 25 maggio, le quali si dimostrano più o meno coerenti con quanto appena detto sulle intenzioni di voto alle politiche per quanto riguarda le variazioni rispetto alla scorsa settimana. In attesa di conoscere le candidature ufficiali, oggi risultano essere cinque le liste che eleggerebbero rappresentati al Parlamento Europeo, superando la soglia del 4%: il PD al 30,5%, il Movimento 5 Stelle al 25,3%, Forza Italia al 20,8%, la Lega Nord al 5,8% e l’Altra Europa con Tsipras al 4,9%. Quest’ultima lista, creata in occasione delle europee, subisce una flessione pari all’1,2%.