Inatteso fuoriprogramma quello andato in scena ieri sera su a Servizio Pubblico su LA7. Protagonisti Gino Strada, celebre medico chirurgo e fondatore di Emergency e l’ex Ministro della Difesa del Governo Letta Mario Mauro. Oggetto del loro acceso scambio di battute e insulti, l’Afghanistan.
“ATTO DI SERVILISMO” – Nel celebre salottino di Michele Santoro, Strada e Mauro parlano dell’emergenza terrorismo post 11 Settembre 2001. Le loro sono posizioni assai divergenti, visto che Strada ha affrontato in prima linea l’emergenza umanitaria in Afghanistan, allora roccaforte del terrorismo islamico. “Quell’intervento in Afghanistan è stato un intervento legittimato anche attraverso le Nazioni Unite”, precisa il Senatore di Scelta Civica, ma ecco che si scatena Strada. “Non dica sciocchezze”, risponde seccato, “non c’è stata alcuna risoluzione dell’Onu prima del 7 novembre 2001, avete fatto un atto di servilismo rispetto agli USA”. Quest’accusa di Strada scatena la reazione di Mauro, secondo cui l’intervento militare in Afghanistan “è figlio dell’11 settembre”, aggiungendo che dopo quel tragico giorno “la nuova sfida per l’Occidente era combattere il terrorismo”.
AFGHANISTAN – I toni si alzano quando i due ospiti parlano di Afghanistan. “Di quale Afghanistan parla, quello dove nello stadio si ammazzano le persone?” chiede Mauro a Strada, che replica seccato “lei avrà visto al massimo le basi militari di Bagram, di Herat e l’ambasciata”. In studio la temperatura si alza quando il fondatore di Emergency, piuttosto contrariato, si rivolge a Mauro, “ma dove c…o è stato in Afghanistan?”. Il Senatore accusa Strada di essere un “fantasma, che non sa di cosa parla”. Il medico, per rispondere, racconta dei suoi 7 anni passati in Afghanistan con la sua Emergency ad aiutare le popolazioni martoriate dalla guerra. Volano anche dei “vaffa” quando Mauro ricorda a Strada la drammatica situazione delle donne durante il regime dei talebani. A questo punto il medico milanese si rivolge a Mauro “vai a leggerti qualche libro”.