Matteo Ricci torna alla carica e rilancia il nome di Renzi sul simbolo del Pd in vista delle prossime Europee. Un’idea che però non era piaciuta a gran parte del partito e che lo stesso premier aveva bocciato. Ma il vicepresidente del Pd non desiste. “Non ho posto un problema grafico ma politico. Non è scontato che la fiducia verso il premier confluisca direttamente alle europee in un voto verso il Pd. Il sondaggio Ixè dimostra che con il nome di Renzi sul simbolo ci sarebbe una differenza notevole e sostengo, da chi è in corsa per le amministrative, che i margini di crescita siano ancora maggiori” ha dichiarato Ricci al programma Agorà, ricordando che “tutti i partiti mettono il nome del leader nel simbolo. Alfano, Berlusconi, Grillo, addirittura Tsipras per la sinistra radicale”.
“C’è chi dice, anche comprensibilmente, che non bisogna caricare eccessivamente le elezioni europee. Altri invece, al nostro interno, sostengono che se il M5s diventa il primo partito sarà un cataclisma. Posto che il premier ha già detto che il nome non ci sarà, dal punto di vista politico il nodo rimane” ha concluso Ricci.