Cicchitto “Pdl tramontato per Noemi”

Pubblicato il 29 Marzo 2014 alle 10:50 Autore: Giuseppe Spadaro

Fabrizio Cicchitto, ora nel nuovo Centrodestra, è stato tra gli uomini forti del Pdl. Oggi prova ad analizzare il passato per capire cosa non ha funzionato.

Secondo Cicchitto “gli anni fulgidi sono stati dal 2001 al 2006, quelli del secondo governo Berlusconi. Il declino inizia dal 2009”, quando “è suonato un grande campanello d’allarme, purtroppo non avvertito. Mi riferisco alla vicenda Noemi, per esempio, e alle altre a seguire, che hanno generato una enorme difficoltà mediatica e poi politica in Italia e all’estero. Quando a queste vicende nel 2011 si è sommata la crisi finanziaria, allora il corto circuito è stato letale”.

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Fabrizio Cicchitto, deputato che ha seguito la scelta di Alfano di fondare il Nuovo Centrodestra, spiega: “C’è stato un accerchiamento giudiziario e mediatico attorno alla sua vita privata, ma certo il presidente Napolitano non ha ordito alle sue spalle. Anzi, continuo a ritenere che ancora nell’agosto 2013 fosse possibile ottenere la grazia”. “Poi tutto è stato vanificato – per Cicchitto – dagli attacchi al Quirinale da parte delle ali più estreme del partito, dalla decisione di togliere l’appoggio al governo Letta-Alfano, dalle spaccature che l’ala estremista ha fomentato nel Pdl”.

Sul cerchio magico, “quando allontani quello che tu stesso avevi indicato come successore e scegli la via dell’estremismo – osserva Cicchitto – si mette in moto una spirale a cerchi sempre più ristretti”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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