Incontenibile Razzi: “Berlusconi è Cristo, merita il 100% dei voti”
Antonio Razzi non finisce di stupire gli elettori italiani e gli spettatori della Zanzara. Il senatore di Forza Italia ha, infatti, parlato a tutto campo di attualità e politica con i conduttori del celebre programma radiofonico di Radio24 Cruciani e Parenzo: “Berlusconi è un santo, è come Cristo perché qualsiasi cosa che tocca lui fa i miracoli. È un parlamentare che ha dato lavoro a 60mila persone”, ha detto Razzi, dimenticandosi della decadenza parlamentare del Cavaliere.
Ma l’elogio al suo leader di partito non termina qui: “Forza Italia senza Berlusconi non esiste – ha ammesso il senatore azzurro –. Lui si sveglia alle 7 del mattino e va a letto alle 3, è sempre attivo per il bene del paese”. Poi ha seccamente smentito l’esistenza di un cerchio magico all’interno di FI: “Sono tutte montature dei giornali”.
In vista delle imminenti elezioni europee, l’ex membro dell’Italia dei Valori ha dato il suo endorsement glamour alla compagna di partito Lara Comi: “C’abbiamo una bella e bona, facciamola stare in Europa. Chi ci vuoi mandare a Bruxelles? Le racchie? Berlusconi è uno che se ne intende”. E sempre a proposito di Europa, Razzi ha condannato l’entrata dell’Italia nell’Eurozona: “La colpa è di Prodi. Dobbiamo uscire: prima con 2 milioni di lire al mese stavi benissimo, ora con 1000 euro che ci fai? Una o due mangiate di pesce”.
Il duo Cruciani-Parenzo ha, quindi, chiesto a Razzi di parlare del regime nordcoreano: “Si sta bene, ci sono i razzi, ma mica sparano. Kim è stato eletto col 100% dei voti. Così dovrebbe essere anche in Italia: il 100% a Berlusconi”. E ha aggiunto: “È un paese che si sta aprendo, lì regna l’ordine: nessuno ti rompe le scatole e se perdi un portafoglio con 100 euro lo ritrovi in albergo con 150”. Mentre sul taglio imposto a tutti gli uomini dal dittatore Kim Jong Un ha commentato: “È un bellissimo taglio di capelli, giovanile”. Poi l’ammissione finale: “Il sogno della mia vita è quello di vedere riunite le due Coree”.
Fabrizio Neironi