Le elezioni amministrative di ieri hanno confermato l’Akp del premier Erdogan primo partito della Turchia. Dopo settimane di duro faccia a faccia con l’opposizione interna, ma anche con la comunità internazionale, Erdogan incassa un importante risultato e si presenta come candidato “forte” per le Presidenziali di Agosto.
Non sono bastati gli scandali sulla corruzione o i recenti esempi di censura del web, il paese è rimasto saldamente con il suo Premier concedendogli il 47% dei consensi, il partito repubblicano raccoglie soltanto il 27%.
“Adesso i traditori la pagheranno”, ha detto Erdogan, riferendosi al presunto complotto ordito nei suoi confronti, dalla confraternita religiosa dell’ex alleato Fetullah Gullen in combutta con giudici e poliziotti politicizzati.
La solita “muscolare” campagna elettorale del leader dell’Akp – ha denunciato un’infinità di complotti e trame ordite da lobby politico-finanziarie oltre ad aver mostrato un uso sproporzionato della censura contro il dissenso – ha convinto ancora una volta la Turchia musulmana, anatolica e rurale.
L’opposizione laica e repubblicana, che ha come riferimento il “padre della patria” Ataturk, invece, non ha saputo sfruttare la crisi di popolarità del premier e ha dovuto anche incassare gli attacchi dello stesso Erdogan che l’ha accusata di “mancanza di sincerità e organizzazione”.
L’Akp ha vinto anche nelle maggiori città della Turchia: ad Ankara è stato confermato, per la quinta volta, il candidato di Erdogan, Melih Gokcek, con il 6,5% in più di consensi rispetto alle ultime elezioni. L’Akp ha vinto anche ad Istanbul dove Kadir Topbas è stato rieletto per a terza volta. L’”europea” Smirne resta in mano ai Repubblicani, buona la prova del partito curdo nel Sudest del paese
In tre grandi città metropolitane, per la prima volta, sono state elette altrettanti sindaci donna: si tratta di Fatma Sahin (Akp), eletta sindaco di Gaziantep nel Sudest del paese, a Diyarbakir ha vinto Gultan Kisanak del Partito per la Pace e la Democrazia, a Aydin, invece conquista la carica di “primo cittadino” Ozlem Cercioglu, del Partito Repubblicano.
Guglielmo Sano