Caso Marò, udienza rinviata al 31 Luglio
Il tribunale speciale indiano che deve giudicare i due marò italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ha rinviato la prossima udienza al 31 Luglio, dopo aver preso atto del fatto che la Corte Suprema ha sospeso il processo dichiarando inammissibile il ricorso della difesa per sottrarre il caso alla NIA, la polizia anti-terrorismo.
La decisione è stata presa in una breve udienza tenuta dal Giudice Bharat Parashar che prima ha ascoltato le parti e poi ha letto l’ordinanza della Corte Suprema che ordinava la sospensione del processo.
La settimana scorsa la stessa Corte Suprema aveva dato quattro settimane di tempo al governo indiano e alla NIA per presentare la loro posizione sul ricorso della difesa. Dal momento che in mezzo c’è anche la pausa estiva di due mesi, il Tribunale speciale ha fissato la prossima udienza per il 31 luglio.
Il caso dei due fucilieri italiani torna anche ad accendere i toni della campagna elettorale indiana: Narendra Modi, leader del partito ultranazionalista indù, ha accusato Sonia Gandhi, italiana naturalizzata indiana, di scarso patriottismo oltre che di favorire i due militari italiani proprio per le loro origini.
Durante un comizio in Arunachal Pradesh Modi ha chiesto alla leader italo-indiana: “Perché i due fucilieri italiani accusati di avere ucciso due pescatori non sono in carcere?” .
“La signora Sonia dice che certa gente dovrebbe essere più patriottica, ma dobbiamo andare dalla signora Sonia per imparare il patriottismo?”. “Illustrissima Sonia – ha aggiunto Modi – noi non abbiamo bisogno del tuo certificato. Quando due pescatori sono stati uccisi da militari italiani chi li ha aiutati, dimmelo per favore, a lasciare il Paese? “.
La Gandhi, domenica scorsa, ha attaccato Modi durante un appuntamento elettorale del partito del Congresso, di cui lei è presidente: “Alcuni suonano i tamburi del patriottismo ma voglio solo appropriarsi del potere ingannando il popolo”.
Guglielmo Sano