Secondo quanto riportato quest’oggi dall’edizione milanese del Corriere della Sera, ammontano a più di 2 milioni di euro le “spese pazze” dei consiglieri regionali della Regione Lombardia.
La Guardia di Finanza di Milano ha riscontrato illeciti nell’acquisto di un numero consistente di beni decisamente poco ricollegabili all’espletamento delle funzioni tipiche di un amministratore regionale. Nessuno schieramento politico sembra essere esente dallo scandalo rimborsi, a destra come a sinistra, sono stati presentati scontrini e spese delle più disparate.
Oltre ad essersi fatti rimborsare le spese per l’acquisto di materiale elettronico, come Ipad e Iphone, i “furbetti” hanno scelto di farsi rimborsare anche le spese per le cene, più o meno istituzionali. Ed ecco comparire scontrini per l’acquisto della Nutella, come quello imputato al consigliere del PD Carlo Spreafico, quello per l’acquisto di un gelato in coppetta piccola, presentato dal leghista Giangiacomo Longoni e un altro scontrino per un totale di ben 2.190,29 euro, per la cena del 19 dicembre 2008 a base di caviale, presentato dal capogruppo Udc Gianmarco Quadrini. Mentre in casa PDL ci ha pensato Giuseppe Angelo Giammario, facendosi rimborsare 120 bottiglie di Refosco, e il collega Gianluca Rinaldin ha speso 265 euro per un pranzo in compagnia, bevendo Brunello di Montalcino. Dulcis in fundo, risultano ampiamente sospetti anche i due banchetti da 250 persone ciascuno, per un totale di 5000 euro, pagati dal PD nel settembre 2008.
Annalisa Boccalon