Nonostante l’ottimismo del presidente di Bankitalia, di Marchionne, di Renzi e di tutti i politici nostrani, il lavoro, almeno in Italia, rimane una chimera. A confermarlo sono i dati Istat sulla disoccupazione resi noti oggi. Il tasso di disoccupazione a febbraio è infatti schizzato al 13,0%. È il tasso più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. A febbraio il numero di disoccupati supera la soglia dei 3,3 milioni. Tre milioni 307 mila persone sono in cerca di lavoro, in aumento di 8 mila su gennaio (+0,2%) e di 272 mila su base annua.
Le cose non vanno meglio ai giovani. Infatti, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a febbraio è pari al 42,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali su gennaio, quando aveva toccato il picco ma in aumento di 3,6 punti su base annua. Il tasso d’occupazione a febbraio invece è al 55,2%, il tasso minimo da primo trimestre del 2000, ovvero da 14 anni. In Italia risulta occupata poco più di una persona su due tra i 15 e i 64 anni. Inoltre a febbraio 2014 gli occupati sono 22 milioni 216 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente, ovvero di 39 mila unità, e dell’1,6% su base annua, cioè 365 mila. In altre parole, in media, si contano mille occupati in meno al giorno.
Il 51% dei giovani è pronto ad emigrare – Il 51% dei giovani italiani è pronto ad emigrare per motivi di lavoro. È quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Ixè in occasione dei dati Istat ed Eurostat sulla disoccupazione a febbraio 2014. Una decisione, secondo la Coldiretti, dettata per il 19% dal fatto che il Paese è fermo dove non si prendono decisioni, per il 18% le troppe tasse e per il 17% la mancanza di lavoro e di meritocrazia. Infatti i giovani che si sono dati alla ricerca attiva del lavoro nell’ultimo anno hanno presentato in media 20 curriculum, ma il 44% non ha inviato alcuna domanda di assunzione o lavoro. E se il 41% ha spedito un numero di domande compreso da 1 a 5 nel corso dell’anno, precisa la Coldiretti, il 14% ha ricevuto oltre 50 risposte mancanti o negative. “In un Paese vecchio come l’Italia – afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – la prospettiva di abbandono evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere”.
Renzi: “Dati sconvolgenti” – I dati Istat sulla disoccupazione per Matteo Renzi sono “sconvolgenti, perdiamo mille posti al giorno, questo è il problema”. Secondo il premier per l’economia italiana “ci sono segnali di ripresa che però non sono sufficienti”. “C’è bisogno di correre”, a partire dalle riforme, ha aggiunto il presidente del Consiglio.”La voglia di correre sulle riforme – afferma – non nasce da un bisogno personale ma dalla necessità di dare risposte al Paese. Subito dopo ci sarà un grande investimento sulle politiche per il lavoro e contemporaneamente la semplificazione della P.a. Sono convinto che con questo scenario l’Italia può ripartire ma non si può perdere neanche un minuto”.
Ue: Italia al top per incremento disoccupazione – Lo scorso febbraio l’Italia ha registrato un tasso di disoccupazione del 13% rispetto all’11,8% del febbraio 2013 facendo così segnare un incremento su base annua che è stato inferiore solo a quelli di Cipro (dal 14,7% al 16,7%) e della Grecia (dal 26,3% al 27,5%). È quanto segnala Eurostat. Nell’eurozona la disoccupazione è all’11,9%. Segnali che secondo il presidente Bce Mario Draghi dimostrano “una ripresa graduale anche se modesta”.