Sondaggio Ipsos per Ballarò: largo sostegno al progetto di riforma del Senato e gradimento ancora alto per Renzi
Sondaggio Ipsos per Ballarò: largo sostegno al progetto di riforma del Senato e gradimento ancora alto per Renzi
Questa settimana il sondaggio realizzato da Ipsos per la trasmissione Ballarò, accanto alle intenzioni di voto, ha affrontato alcuni temi dell’attualità politica, nonché ha testato la fiducia nei leader dei maggiori partiti italiani.
Innanzitutto, i risultati evidenziano come gli italiani (di tutti i partiti, anche se con percentuali diverse) apprezzino complessivamente a larga maggioranza (63%) il progetto di riforma del Senato proposto dal Governo Renzi e basato anch’esso sull’accordo con Silvio Berlusconi, sul quale però gli elettori si dividono rispetto al suo ruolo nelle riforme istituzionali: il 42% lo giudica infatti un alleato affidabile di Renzi contro la stessa percentuale che invece lo ritiene un avversario pericoloso.
Gli intervistati tendono, inoltre, ad ampia maggioranza (68%) ad escludere somiglianze nell’azione dei tre principali leader del momento, Berlusconi, Renzi e Grillo. Su un aspetto sicuramente Beppe Grillo non è percepito positivamente da molti e questo è il proprio ruolo di “capo” che non lascia autonomia ai parlamentari del movimento: così il 53% ritiene un ricatto la richiesta a coloro che verranno eletti al Parlamento Europeo di dimettersi o di pagare una penale in caso di disaccordo con la linea dettata dal blog di Beppe Grillo.
Il sondaggio Ipsos indaga, inoltre, il gradimento dei leader politici e anche in questo caso nettamente in testa risulta Matteo Renzi con un gradimento del 67% fra il 96% di elettori che lo conoscono. Seconda (con distacco) è la segretaria di Scelta Civica e ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini con il 43% fra il 44% di elettori che dicono di conoscerla. Scorrendo la graduatoria si trovano poi, tutti con un alto grado di popolarità, Silvio Berlusconi al 29%, Angelino Alfano al 26%, Beppe Grillo al 21% e con il gradimento di meno di un elettore su cinque Salvini, Vendola e Casini.