Casini “Renzi è un po’ pazzo ma la follia serve”
Matteo Renzi visto da Pier Ferdinando Casini, protagonista della politica italiana da molti anni. Per Casini “Renzi è un po’ pazzo. Ma non c’è dubbio che un elemento di follia in questo momento serva”.
In un’intervista al Corriere Pier Ferdinando Casini sottolinea “Renzi ha il cinismo di chi capisce i meccanismi della politica: ad esempio capisce perfettamente che, se non crea una discontinuità con i governi precedenti, ne fa anche la fine. La politica – continua l’ex presidente della Camera Casini – ha messo in campo Renzi come antivirus, come ultimo antidoto all’antipolitica, al grillismo. Se lo priviamo del corpo contundente che ha, vale a dire la capacità di riforma del sistema, lo narcotizziamo”.
“La parte intelligente della politica asseconda Renzi, non lo frena. Lo considera un’opportunità, non un problema. Dobbiamo riconoscere – afferma il presidente della commissione Esteri del Senato – che ha più energia di noi; se avrà anche più successo, sarà un bene per il Paese. Dei vincoli di parte non mi interessa più nulla. Questa è l’ultima chiamata”.
Casini si schiera con il piano di Renzi su Palazzo Madama: “mi rifiuto di pensare che un Senato a elezione indiretta sia un attentato alla democrazia; è un modo per rendere più efficace il processo legislativo. La riforma del titolo V sarà un merito storico di questo governo, come il superamento delle Province”. Infine, Casini chiede al premier di rispettare “un impegno fondamentale che ha preso nel discorso di insediamento”, ossia «la riforma della giustizia“.