L’ha comunicato l’Istat che ha diffuso i dati, rilevati dall’Inps, sul trattamento pensionistico nel 2012: i pensionati sono 16,6 milioni, 75mila in meno rispetto all’anno precedente, con molta probabilità sul ribasso ha pesato la riforma Fornero entrata in vigore proprio nel 2012.
Il 26,5% dei pensionati ha meno di 65 anni, il 50,0% ha un’età compresa tra 65 e 79 anni, il 23,5% ha più di 80.
La spesa pensionistica è cresciuta del 1,8%, equivalente a 271 miliardi, l’incidenza sul Pil è aumentata di 0,45 punti di percentuale, superando il 17%, ma il 42,6% dei pensionati, più di 7 milioni di persone, ha percepito meno di 1000 euro al mese.
Il 38,7% dei pensionati incassa tra mille e 2mila euro, il 13,2% tra 2mila e 3mila euro; il 4,2% tra 3mila e 5mila euro e il restante 1,3% (210mila pensionati) percepisce un importo superiore a 5mila euro.
In Italia nel 2012 c’erano 11 mila 683 pensionati che ricevevano un reddito da pensione da 10 mila euro e più al mese. Quelli che si potrebbero etichettare come i pensionati d’oro rappresentano lo 0,1% del totale (16,6 milioni).
Ogni pensionato in media però ha percepito nel 2012 circa 16.314 euro all’anno (358 in più del 2011) perché, come rileva l’Istat, in alcuni casi uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione: il 67,3% dei pensionati è titolare di una sola pensione, mentre un pensionato su quattro (il 24,9%) ne percepisce due. Il 6,5% ne incassa tre; il restante 1,3% è titolare di quattro o più pensioni.
Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71,8% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 14,7%, quelle di invalidità il 4,0%; le pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l’1,7%.
Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono assegni di importo medio pari a 13.569 euro (contro i 19.395 degli uomini); oltre la metà delle donne (52,0%) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (32,2%) degli uomini.
Il 47,8% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,7% nel Mezzogiorno.
Le persone che hanno iniziato a percepire una pensione nel 2012, i “nuovi pensionati”, sono 626.408, mentre ammontano a 701.101 le persone che nel 2012 hanno smesso di esserne percettori. Il reddito medio dei nuovi pensionati (14.068 euro) è inferiore a quello dei cessati (15.261) e a quello dei pensionati sopravviventi (16.403), che già nel 2011 percepivano almeno una pensione.
Guglielmo Sano