Ufficialmente è in malattia, ma di sera è in giro a fare campagna elettorale. Questa è da oltre 8 mesi la routine quotidiana di Tamara Imbaglione – segretaria storica di Maurizio Cevenini, ex consigliere comunale, regionale e candidato sindaco di Bologna, morto suicida nel 2012 – il lizza per la candidatura a sindaco di Loiano, paese a circa 35 chilometri a sud di Bologna.
Candidata con la lista “Loiano nel cuore” e sostenuta dal PD bolognese, Imbaglione lavora anche nel Comune di Bologna, presso la segreteria dell’assessore alla Sanità ed allo Sport. Tuttavia, risulta assente da Palazzo d’Accursio addirittura dal luglio scorso.
La diretta interessata si difende: “nulla di strano, ho subito due interventi, le attività politiche sono fuori dall’orario lavorativo“. Annunciando che “la malattia dovrebbe finire venerdì, sempre se mi riammetteranno al lavoro”. Tuttavia, aggiunge che da lunedì comunque chiederà l’aspettativa (non retribuita).
Una situazione che crea imbarazzo nel PD bolognese, che già aveva dovuto incassare i malumori interni riguardanti l’endorsement per la sua candidatura a sindaco di Loiano. Ma l’assessore a Sanità e Sport di Bologna, Luca Rizzo Nervo, glissa: “sono informato del fatto che ha avuto problemi di salute che le rendevano impossibile il lavoro d’ufficio”, aggiungendo “le regole sulla malattia sono inequivocabili, non spetta a me verificare il sussistere della malattia, faccio l’assessore, non il medico del lavoro”.
Nel frattempo – come opportunamente documentato sul web – gli incontri per la campagna elettorale della Imbaglione continuano. Tra comizi, conferenze, serate di autofinanziamento e danze in balera a suon di liscio.
Massimo Borrelli