Forza Italia, Berlusconi riparte da Barbara, Dudù e dentiere

Pubblicato il 2 Aprile 2014 alle 19:25 Autore: Redazione

Un partito al 20% – secondo l’ultimo sondaggio pubblicato da Termometro – trascinato dal consenso del suo leader storico, ma privo di una classe dirigente all’altezza delle nuove sfide. Si potrebbe riassumere in questo modo la situazione attuale di Forza Italia, che si ripresenterà davanti agli elettori il prossimo mese, in occasione delle elezioni Europee.

Il progetto politico di Forza Italia 2.0 cerca il rilancio per evitare di soccombere sotto i colpi renziani del cambiamento. Tuttavia, il simbolo non cambia: bandiera tricolore inscritta su un cerchio con bordo azzurro, recante in primo piano il nome “Berlusconi”. Dunque, il partito punta ancora una volta sul suo cavallo vincente, facendo anche leva sulla sua tragedia giudiziaria del capo (il 12 aprile il Tribunale di Milano deciderà se assegnarlo agli arresti domiciliari o ai servizi sociali).

Il Cavaliere autosospeso sta pensando all’ennesimo coup de théâtre, una matrice caratteristica del leader azzurro. E questa volta potrebbe decidere di ripartire dalla candidatura della figlia Barbara e dall’inedito Dudù act, che prevede la creazione di un “welfare per gli animali”. Il nome è un tributo al cagnolino della compagna Francesca Pascale, anche se materialmente il documento è stato redatto dal capogruppo forzista alla Camera Renato Brunetta, con la regia della paladina animalista Michela Vittoria Brambilla.

La notizia non è poi così sorprendente, alla luce degli sconti sulle cure veterinarie per gli amici a quattro zampe dei tesserati di FI. Berlusconi scommette sulla battaglia in difesa degli animali e sul voto dei loro padroni, una mossa dettata – dicono i maligni – dal pressing dall’amante e consigliera politica Pascale, più che dalla passione per Dudù e simili.

Ma c’è dell’altro. Oltre agli sconti per i quadrupedi, torna di moda la questione dentiere. Un surreale comunicato del presidente del Club Forza Silvio Vincenzo Leli conferma le indiscrezioni: “Tutti i tesserati al nostro Club Forza Silvio possono usufruire di protesi dentali scontate al 50%”.  “Abbiamo deciso – aggiunge Leli – di affrontare seriamente le richieste di chi popola il nostro territorio , sempre più alle prese con la crisi, e di portare quindi avanti iniziative a sostegno non solo dei numerosi anziani, ma anche di tutte quelle persone che in difficoltà economica non riescono a curare i denti. Per questo abbiamo stipulato un accordo con uno studio odontoiatrico per offrire agli iscritti del nostro circolo dei prezzi abbordabili come mai prima d’ora sull’acquisto di dentiere e protesi mobili. Agli altri lasciamo le parole – conclude Leli – ai nostri amici e amiche la possibilità di riavere finalmente il sorriso”.

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Tornando alle questioni prettamente politiche, risalta l’euroscetticismo temperato del partito berlusconiano, riassunto nell’inequivocabile slogan elettorale: “Più Italia in Europa, meno Europa in Italia” –  e, soprattutto, le voci su una candidatura come capolista di Barbara Berlusconi. Interpellata dai giornalisti, l’ad del Milan non ha confermato né smentito le voci di una sua possibile discesa in campo: “Io candidata alle Europee? Oggi preferisco non rispondere, da domani risponderò anche su questo”, ha detto la figlia del presidentissimo.

Secondo il Corriere, Barbara sta lavorando allo svecchiamento del partito, in pieno stile renziano: “Il fatto è che nel partito, lui è circondato da persone che non sono all’altezza dei tempi che viviamo”, avrebbe detto la dirigente rossonera ad alcuni suoi stretti collaboratori. Per questa ragione il gran commis Denis Verdini, garante del patto del Nazareno con Renzi sulle riforme costituzionali, sembra essersi lamentato direttamente col capo, precisando di non voler fare la stessa fine di Adriano Galliani in via Turati.

Nelle intenzioni di Silvio Berlusconi, un’inedita Forza Italia “for puppies” e anti-Bruxelles, guidata dalla capolista Barbara, potrebbe impensierire il Pd nel giro di un mese. Forse proprio per questo la campagna azzurra non è ancora partita, in attesa della zampata decisiva del Cavaliere. O di Dudù.

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