Sondaggio Ipr per Tg3: Renzi e le riforme spingono il PD in vista delle Europee
Il sondaggio Ipr presentato al Tg3 riporta le intenzioni di voto degli Italiani in un momento politico segnato dalle riforme che Renzi sta cercando di portare a termine anche in vista della tornata elettorale di maggio che eleggerà i rappresentanti al Parlamento Europeo.
In questo scenario il Premier sembra riuscire nel suo intento di dare credibilità ad un PD forte e capace di mantenere quanto promesso, tanto che il partito guadagna un punto e mezzo raggiungendo il 30% dei voti nelle intenzioni di voto per le Europee, rimanendo il primo partito e superando di 7 punti il Movimento 5 Stelle, fermo al 23%, e di 9 punti Forza Italia che non va oltre il 21% perdendo due punti netti in circa due settimane. Appena sopra la soglia di sbarramento che decide chi entrerà in Parlamento e chi invece ne resterà fuori troviamo poi il Nuovo Centrodestra al 4,2% e Lega Nord al 4,1% (sostanzialmente stabili) mentre Fratelli d’Italia si riavvicina alla soglia raggiungendo il 3,5% ma Lista Tsipras se ne allontana fermandosi al 3%, con una battuta d’arresto che costa un punto percentuale. Sempre sotto la soglia di sbarramento troviamo anche Scelta Europea al 2,2%, Udc con i Popolari al 2% e Scelta Civica ferma all’1%, ma aumentano vertiginosamente secondo IPR gli astenuti (oggi al 35%) che sommati agli indecisi formano un’area del potenziale non voto che raggiunge il 50% dell’elettorato Italiano.
Le riforme che Renzi sta portando avanti nel loro iter legislativo mantengono il premier ed il suo Governo su livelli di fiducia elevati per il periodo, con il Premier al 55% ed il Governo al 43%, anche se c’è divisione sul modus operandi che Renzi dovrebbe mettere in atto: nonostante le principali riforme godano di ampio consenso, secondo il 45% Renzi dovrebbe proseguire per la sua strada senza scendere a patti con l’opposizione, ma il 41% pensa invece che sia necessario cambiare la propria strada in corso d’opera per portare a casa un risultato più completo.