Alfano: alle europee alleanza con l’Udc
Angelino Alfano, il Ministro dell’Interno, è più convinto che mai, “ricostruiremo l’area dei moderati”. Intervistato dal Corriere, uno dei fondatori del Nuovo Centro Destra, parla degli obiettivi da raggiungere per il suo partito, dei rapporti con il Governo Renzi e del futuro di Forza Italia, “verranno loro a chiederci l’alleanza”.
LA MISSIONE – Il Ministro è soddisfatto del bilancio di questi mesi di Governo assieme al PD, e lancia un messaggio ai moderati. “Unitevi assieme a noi” dichiara, “questo Governo ha un obiettivo ambizioso, riformare le istituzioni e rilanciare l’economia”. Alfano spiega qual è la missione del NCD, “ricostruire l’area dei moderati e dei riformisti”, aggiungendo che serve l’aiuto di tutti i moderati. “Tuttavia”, avverte, “non stiamo parlando dell’ennesimo esperimento centrista, siamo centristi convinti”.
“SOSTEGNO A RENZI” – Alfano esclude clamorose uscite dal Governo di Renzi, anzi, dichiara pieno sostegno, ma a delle condizioni. “Finché si promuoveranno politiche economiche di centrodestra, sostegno totale”, dichiara, “anche il NCD vuole un riassetto istituzionale”. Il Ministro sogna un “nuovo centro destra in grado di battere la sinistra alle elezioni”, ma non prima di “aver fondato la Terza Repubblica con Renzi”. Intanto NCD in vista delle Europee, non stringerà accordi “non sentiamo l’esigenza di fare liste comuni” e lo stesso Alfano allontana l’ipotesi di alleanze con Silvio Berlusconi. Infine confessa di essere “stato molto colpito” dall’accoglienza a lui riservata durante l’ultimo congresso dell’UDC.
ALLEANZE – Va oltre: il 25 maggio, alle elezioni europee, il Nuovo Centrodestra e l’Udc formeranno un cartello elettorale unico, di natura moderata, centrista e popolare. La notizia arriva dopo il successo delle lunghe trattative tra il capo politico Ncd e Lorenzo Cesa, segretario del partito di Pierferdinando Casini. L’obiettivo è superare il 4% dello sbarramento imposto per accedere agli scranni di Bruxelles e Strasburgo. Resta, nel frattempo, accesa una miccia che potrebbe minare la stabilità del nuovo soggetto politico: è l’inquietudine dei Popolari di Mario Mauro. Si interrogano su quale futuro intraprendere con gli ex fedelissimi di Berlusconi. La risposta prova a darla il Presidente Udc, Gianpiero D’Alia, il quale guarda al futuro del cartello come una possibile ‘costituente dei moderati’, che si riconoscano nel Partito Popolare Europeo: “l’accordo politico con Ncd è importante non solo oggi, per alzare un argine contro il populismo antieuropeo, ma anche per avviare il progetto di un nuovo grande partito fondato sui valori del Ppe, al quale dovrebbero partecipare tutte quelle forze che si riconoscono nella candidatura di Jean-Claude Juncker a presidente della Commissione Ue”.
Stefano Merlino