“Sinonimo dell’eleganza e dello stile”. In un’intervista al settimanale della Fifa Cesare Prandelli riceve un convinto attestato di stima da parte della massima istituzione del calcio mondiale. Il motivo principale di un elogio del genere risiede nella rivoluzionaria scelta di “fissare i suoi parametri con i giocatori in base ad un codice etico, prima che per la forma e per le capacità”. Fin dal suo insediamento come commissario tecnico della Nazionale italiana Prandelli ha fatto capire di voler porre l’etica al centro del nuovo progetto azzurro. Il nuovo patto del codice etico, al quale hanno aderito tutti i giocatori, designa Prandelli come giudice responsabile della scelta di escludere dalla Nazionale chi dimostra comportamenti sbagliati nel proprio club.
A fare i conti con il nuovo trend sono stati i vari Balotelli, Osvaldo, Chiellini e infine De Rossi, escluso dalle ultime convocazioni a causa del pugno sferrato all’interista Juan Jesus.
In occasione dell’amichevole di lusso con la Spagna il nostro c.t. ha inoltre ricevuto gli elogi del suo collega spagnolo, Del Bosque: “Non mi sembra una cattiva idea, è sinonimo di grande sportività, come grande sportivo è Prandelli: potremmo farlo anche noi”.
Sicuramente la condotta del codice etico ha destato diverse critiche tra i mass media. In particolare ciò che ha provocato diversi sospetti è la difficile gestione di Mario Balotelli, uno che molto probabilmente non riceverà mai gli stessi complimenti del suo selezionatore.
In attesa dell’inizio del torneo brasiliano la nostra Nazionale può vantare un primo merito: quello di rappresentare un vero e proprio “unicum” all’interno del panorama calcistico mondiale. Se nei prossimi anni altre Nazionali si avvicineranno al modello del codice etico il merito sarà di chi, come Prandelli, ha decise di anteporre il giusto comportamento dei giocatori alle loro capacità. Tra poche settimane le interviste ai settimanali lasceranno spazio al calcio giocato, e la nostra Nazionale ha due armi in più da sfruttare in Brasile: l’eleganza e lo stile.