Sondaggio Swg: Forza Italia in crescita per le Europee, ma senza Berlusconi il futuro è incerto
Il sondaggio Swg di questa settimana si concentra sulle elezioni Europee e sull’incerto futuro di Forza Italia, che nell’ennesimo momento di crisi di Silvio Berlusconi si trova a dover ipotizzare un futuro senza la leadership del Cavaliere. Una prospettiva di questo tipo non sembra però rosea per Forza Italia: il 43% degli elettori di FI dichiara che non sarebbe sicuro di confermare il proprio voto nel caso in cui il partito avesse un nuovo leader, ma che la scelta dipenderebbe proprio dal leader. Il 40% invece è certo che continuerebbe a votare FI, ma un altro 8% sarebbe attratto da Fratelli d’Italia, il 6% da lega Nord ed il 3% dall’astensione. Per ora comunque la maggior parte degli elettori di Forza Italia vedono ancora in Berlusconi il leader del partito, nonostante i problemi a cui va incontro e che sta affrontando; più divisi sono gli elettori di centrodestra in generale, che per il 43% credono nella necessità di trovare un nuovo leader per Forza Italia che sostituisca Berlusconi ora che le vicende giudiziarie stanno nuovamente mettendo i bastoni tra le ruote al futuro del partito.
Le intenzioni di voto per le elezioni che si terranno a Maggio trovano intanto Forza Italia in crescita al 19,5%, superata però dal Movimento 5 Stelle che perde oltre un punto percentuale e ottiene il 20%, e dal Partito Democratico che oscilla di poco rispetto al dato della scorsa settimana e si attesta al 34,8%. Gli altri partiti che supererebbero l’asticella del 4% necessaria per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo sono Lega Nord (4,8%) e Ncd (4,1%), mentre non riesce a raggiungere la soglia di sbarramento Lista Tsipras, a soli 3 decimi dall’obiettivo con il 3,7%. Anche Scelta Civica e Fratelli d’Italia, che ottengo rispettivamente il 2,6% ed il 2,8%, si trovano ad inseguire la soglia di sbarramento, mentre tutti gli altri partiti principali ottengono quote che si aggirano intorno all’1% che non permettono grandi speranze. Rimane il 17% degli indecisi da convincere, mentre secondo Ixè la partecipazione alle elezioni Europee sarà del 57%, inferiore rispetto alla partecipazione del 2009 (66%) che già risultava in calo dal 2004 (71%).