Sondaggio Ixè per Agorà: il Senato è inutile per 3 Italiani su 4
Sondaggio Ixè per Agorà: il Senato è inutile per 3 Italiani su 4
Come ogni Venerdì Agorà ha mandato in onda anche oggi il sondaggio Ixè, che si inserisce nel dibattito “caldo” sulle riforme che Matteo Renzi sta cercando di far passare attraverso l’iter legislativo, con particolare riferimento alla riforma del Senato.
Uno dei cavalli di battaglia della campagna congressuale di Renzi (che si è svolta prima delle primarie PD di Dicembre) è stato infatti proprio l’abolizione del Senato, che doveva essere eliminato e trasformato in una Camera per le Autonomie con i rappresentanti delle istituzioni locali. Ora che la riforma del Senato è vicina, i patti con gli altri partiti che sostengono la maggioranza potrebbero trasformarla, e l’abolizione rischia di trasformarsi in un depotenziamento o in un semplice ritocco della Camera alta, ma tutto dipenderà dai voti che la riforma riuscirà ad ottenere. È certo comunque che la maggior parte degli Italiani sta con Renzi nel definire il Senato un’istituzione inutile, che porta a sprechi di denaro e di tempo nella formulazione e nella votazione delle leggi, mentre solo il 21% pensa che il bicameralismo garantisca la democrazia. Renzi è riuscito dunque a convincere i cittadini Italiani circa l’inutilità del Senato così come è concepito oggi, ma ora dovrà convincere il Parlamento, e gli Italiani si trovano divisi sulle possibilità di riuscita del Premier, con il 50% ottimista per il piano di abolizione del Senato ed il 43% che non crede invece nel successo di Renzi.
Non crolla intanto neanche la fiducia in Matteo Renzi, che da quando è diventato Primo Ministro ha mantenuto una percentuale di fiducia che oscilla tra il 55 ed il 60%, ed in particolare questa settimana riguadagna due punti percentuali raggiungendo il 59%. È simile la sorte del Governo presieduto da Renzi, che nell’ultimo mese di rilevazioni Ixè non è mai sceso al di sotto del 50% ed ha ottenuto un picco del 56%, mentre oggi si riavvicina a quel picco toccando il 54% di fiducia. Trend positivo anche per Grillo, che ha ripreso punti nell’ultimo mese e oggi ottiene il 32% di fiducia, mentre per Berlusconi il risultato rimane negativo, anche se nell’ultima settimana un punto in più lo riporta al 17%.