Per Beppe Grillo Renzi è un cialtrone: mente spudoratamente l’ex sindaco di Firenze. E l’ex comico genovese si chiede, dalle colonne del suo blog: “a quando il reato penale per menzogna pubblica aggravata?” In questo modo “Renzie andrebbe subito al 41 bis”.
Durante il suo mini tour ‘Te la do io l’Europa’, Grillo attacca il premier ed il Partito Democratico, ribadendo ciò che aveva affermato durante il faccia a faccia andato in streaming: nessun dialogo con la maggioranza. “Oggi il no è la forma più pura della politica”. Poi fa le previsioni delle europee: “vinciamo noi”. E rincara: “vinciamo senza ombra di dubbio. Sono 75 i deputati in palio per l’Italia e se ne prendiamo uno più del Pd avremo vinto. Sarà l’unico modo per far funzionare davvero il Parlamento europeo”. Ma non si intenda che Grillo voglia lavorare per l’implementazione della sovranità di Bruxelles, anzi: dal palco di Napoli rilancia la proposta di un referendum “per uscire dall’euro”. Poi, eletti in maggioranza, il Movimento 5 Stelle attaccherà i trattati Ue: “da rivedere”.
Grillo si esalta: il suo M5S è il secondo soggetto politico davanti a Forza Italia e dietro il Partito Democratico secondo i nostri sondaggi elettorali. Poi, per strappare più consensi al successore di Letta presso Palazzo Chigi lo attacca frontalmente in un altro post, sostenendo che chi lo vota non è una persona onesta.
Daniele Errera