“Se si dice che c’è il Senato delle autonomie deve essere il Senato delle autonomie, non che ci mettiamo un po’ di gente così, a caso”. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil,al congresso nazionale della Filt-Cgil. “Non si può fare una cosa giusta – ha osservato – attraverso la riduzione dell’equilibrio dei poteri, perchè è quello che dà il tasso di democrazia, il fatto che il luogo della decisione abbia contraltari che funzionano perennemente”.
Camusso ha sostenuto che “non siamo tra chi dice che la Carta Costituzionale va bene così e che il sistema politico attuale sia perfetto. Noi pensiamo che sia giunta la stagione del superamento del bicameralismo perfetto e del Titolo V così come lo abbiamo conosciuto. Ma questo non vuol dire che si possa fare qualunque cosa sulla Carta Costituzionale, serve una cosa rigorosa, che dica quali obiettivi si hanno e dove si ripropone l’equilibrio dei poteri”. Per la leader della Cgil “è giusto intervenire sul Titolo V ma senza esagerare, perchè se tutto torna nella dimensione nazionale e non hai più una definizione del ruolo del territorio nelle politiche di sviluppo avremo dei problemi”.